Flavio Pelliccioni rischiava una condanna di dieci mesi: insieme alle ramaglie aveva dato fuoco anche a vecchi mobili e altri rifiuti ingombranti.
A San Marino è sotto processo per truffa ai danni di Ali Turki, il facoltoso saudita che si voleva comprare una banca sammarinese. Ma intanto Flavio Pelliccioni può tirare un sospiro di sollievo per un altro processo (per tutt’altre accuse), conclusosi ieri con un’assoluzione. Pelliccioni, che ha gestito per anni importanti locali della Riviera, era finito alla sbarra per una ’fogheraccia’ in giardino. Erano stati i vicini di casa a chiamare i vigili del fuoco, quel giorno, vista la colonna di fumo che proveniva dalla villa di Pelliccioni a Rimini. Al termine dell’intervento dei vigili del fuoco, era stato denunciato per combustione illecita di rifiuti. L’episodio è avvenuto il 5 aprile del 2020. (…) Il processo, con rito abbreviato, è terminato per Pelliccioni con l’assoluzione per la tenuità del fatto. Il pm aveva chiesto per lui una condanna di 10 mesi.
Articolo tratto da Il Resto del Carlino