A Rimini ben 310 immobili appartengono alla Chiesa

A Rimini ben 310 immobili appartengono alla Chiesa

A Rimini sono 310 gli immobili di proprietà della Chiesa che già versano nelle casse comunali oltre 107.000 euro all’anno tra Ici e tassa di scopo.

Strutture dove si esercitano attività commerciali oppure case date in affitto e che quindi generano un reddito.

Fin qui la situazione è chiara.

Più complicato sarà invece capire, scovare e applicare la relativa tassa su quegli immobili che oggi sono esenti, cioè su tutte quelle attività non esclusivamente commerciali della Chiesa, perché con l’emendamento Monti per l’esenzione non basterà più avere all’interno dell’immobile una struttura religiosa.

Il fisco è infatti intenzionato a tassare percentualmente tutte le attività promiscue e la nuova disciplina riguarderà anche i partiti, i sindacati, le associazioni e i circoli che oggi non pagano l’imposta.

Quando la questione sarà chiarita una volta per tutte l’assessore al bilancio Gianluca Brasini ha già preannunciato che si andrà ad una sorta di censimento per verificare se le attuali esenzioni resteranno oppure se bisognerà fare qualche ritocco.

La dirigente del settore tributi del Comune di Rimini Ivana Manduchi afferma: “Rimini ha una situazione piuttosto stabile con una piccola percentuale di promiscuo”.

Resta l’incognita di questa percentuale, neppure il consigliere comunale Fabio Pazzaglia è riuscito ad ottenere l’elenco degli immobili di enti religiosi e laici esenti da Ici.

Fonte: (corsivo) “Nuovo Quotidiano di Rimini”

 

 

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