Aborto a San Marino, Ass. Uno di Noi: “Evitare il Far West del commercio dei tessuti umani derivanti dalla pratica”

Aborto a San Marino, Ass. Uno di Noi: “Evitare il Far West del commercio dei tessuti umani derivanti dalla pratica”

“Evitare il Far West del commercio dei tessuti umani derivanti dalla pratica dell’aborto”.

Lo dichiara l’Associazione “Uno di Noi”, sottolineando in una nota che, “a dispetto delle reiterate negazioni da parte dei propugnatori della liberalizzazione dell’aborto a San Marino, il testo di legge oggi in discussione evita accuratamente di condividere e anche solamente di citare i paletti legislativi che a livello internazionale sanciscono l’assoluta proibizione del commercio dei tessuti umani derivanti dalla pratica dell’aborto; e non proibire questa pratica disumana significa aprire le porte a ogni genere di speculazione e abuso, facendo diventare San Marino un ‘buco nero’ in cui ogni pratica altrove illegale possa trovar spazio grazie a operatori senza scrupoli che approfittino, come già accaduto in altri stati europei, della assenza di leggi. Ciò va assolutamente contrastato e rigorosamente prevenuto”.

“Fra gli enti che dagli anni ’70 in poi hanno promosso la proibizione del commercio e/o cessione (per qualsiasi scopo) dei tessuti umani derivanti dalla pratica dell’aborto vi sono il Parlamento europeo, la Corte Europea di Giustizia e il Consiglio d’Europa – prosegue l’associazione ‘Uno di Noi’ con il proprio ragionamento -. Il fondamento di questa proibizione è il riconoscimento internazionale, oramai assodato e inamovibile, della dignità umana dell’embrione, e quindi di ogni sua parte, anche dopo la morte procurata dalla pratica dell’aborto”.

E ancora: “Per lo stesso motivo in tutt’Europa da decenni si allargano esperienze che riservano un riconoscimento di questa dignità umana a questi tessuti, in quanto parte di un essere umano defunto: la cura pubblica per essi e la possibilità per la famiglia di seppellirli dignitosamente, per i credenti in terra consacrata”.

Da tutto ciò, “traggono fondamento giuridico, valore morale e funzione di preservazione della tradizione umanistica e cristiana della nostra Repubblica i seguenti nostri due emendamenti”:

“Con questa settima nota, si conclude la nostra collana di ‘perle’, simbolicamente offerta ai politici sammarinesi affinché, pur adempiendo al mandato referendario, sappiano inserire nel testo legislativo tutti quei presidi e quelle tutele minime da noi proposte, in primis per la donna, che, ne siamo certi, se fossero parimenti soggette a consultazione referendaria otterrebbero dalla popolazione sammarinese, pur favorevole ad una legislazione in materia, il medesimo livello di consenso”, chiosa l’associazione “Uno di Noi”.

Condividi


Per rimanere aggiornato su tutte le novità iscriviti alla newsletter

Quando invii il modulo, controlla la tua inbox per confermare l'iscrizione

Privacy Policy