Agenzia per lo sviluppo digitale: la relazione

Agenzia per lo sviluppo digitale: la relazione

Agenzia per lo Sviluppo Digitale

Relazione al Decreto Delegato

Premesse

Da oltre due decenni stiamo assistendo ad un processo di profonda trasformazione e mutamento della nostra società. Tale processo presenta i caratteri dell’irreversibilità e della continuità e, nell’immediato passato, ha segnato una svolta epocale, ovvero il passaggio dalla società industriale alla società post-industriale o avanzata.

Il più potente fattore di amplificazione del cambiamento ed al contempo concausa dello stesso, è rappresentato dalle nuove tecnologie, in particolar modo dalle ICT (Information and Communications Technology). Esse hanno assunto nel corso del tempo una rilevanza sempre crescente dal momento che hanno modificato il nostro modo di vivere, le relazioni interpersonali, l’imprenditorialità ed il modo attraverso cui creare e gestire un’impresa. 

Le ICT rappresentano importanti opportunità di carattere economico-industriale ed attualmente, a seguito delle difficoltà prodottesi durante la crisi globale, costituiscono un potentissimo mezzo di traino per la ripresa economica. Anche la diffusione di Internet negli ultimi quindici anni ha totalmente rivoluzionato il nostro mondo e le sue potenzialità sono ancora lontane dall’essere esaurite e totalmente espresse.

Come tutti i Paesi avanzati, anche San Marino, è fortemente interessato all’evoluzione in corso e rifiutando di restare inerte al cambiamento ha deciso di creare i presupposti e gli strumenti affinchè si possano anticipare tali tendenze e rimanere al passo con i tempi.

Passaggi

Nel Maggio 2010 la Commissione europea ha avviato l’agenda digitale, una delle 7 iniziative faro di “Europa 2020”. L’iniziativa mira a recuperare un gap tecnologico dell’Europa rispetto ad altri paesi che, grazie alle tecnologie hanno generato nuova ricchezza ed alzato la qualità di vita dei propri cittadini.

Nella legge finanziaria del 2012 (n.150), con l’articolo 18, lo Stato conferma la progettualità europea come modello applicabile alla Repubblica di San Marino ed identifica nell’Agenzia per lo Sviluppo Digitale il soggetto preposto all’attuazione degli obiettivi.

Nella legge n. 58 del 2013, che disciplina l’utilizzo delle comunicazioni elettroniche e l’e-commerce, vengono date le prime funzioni alla costituenda agenzia, per quello che sarà il nuovo modo di comunicare tra soggetti operanti nel mercato unico digitale.

La Delibera n.22 dell’Ottobre 2013 del Congresso di Stato, conferisce il mandato per la stesura del Decreto Delegato che Istituirà l’Agenzia per lo Sviluppo Digitale. Il mandato viene conferito all’Associazione Sammarinese per l’Informatica in collaborazione con l’Ufficio di Informatica Tecnologia Dati e Statistica (delegato dal Direttore della Funzione Pubblica) e l’Università degli Studi della Repubblica di San Marino. Viene riconfermata la linea dell’Agenda Digitale Europea.

Gruppo di lavoro

I lavori sono stati svolti con il pieno coinvolgimento delle parti e nel totale rispetto del mandato espresso dal governo. Il gruppo di lavoro è così formato:

William Casali – ASI

Maurizio Sammaritani – ASI

Nicola Terenzi – ASI

Diego De Simone – ASI

Massimiliano De Benedetto – ASI (consulente esterno)

Roberta Mularoni – UITDS

Maria Rosa Maiani – UITDS

Leonardo Tagliente – UNIRSM

I 7 pilastri 

La Commissione Europea ha definito una serie di azioni da intraprendere raggruppate in 7 pilastri che esprimono le macro aree su cui vanno concentrati i lavori. Tale configurazione è stata riportata nel DD (come richiesto nella delibera) ed ogni azione rielaborata affinché fosse contestualizzata con la realtà sammarinese. Riassumiamo le azioni definendo ognuno dei 7 pilastri.

Pilastro I: Mercato digitale unico

Per poter adeguatamente beneficiare di tutti i vantaggi ottenibili dall’era digitale, è assolutamente necessaria la presenza di un mercato unico online che funzioni correttamente ed abbatta tutti i confini transnazionali. Oggi il mondo di Internet è privo di confini ma i mercati on-line, sono ancora divisi e segmentati da troppe barriere che impediscono l’accesso ai servizi e contenuti internet di dimensione oltre che europea anche mondiale. Per porre rimedio a tale insostenibile scenario, occorrerà migliorare la governance e la trasparenza nella gestione dei servizi ed adeguarle ai progressi nel campo delle tecnologie. 

In secondo luogo, il corpus normativo che disciplina il commercio e la fatturazione elettronica, la firma/identità digitale e le transazioni online è ancora troppo complesso, con la conseguente elevata frammentarietà e disomogeneità nella sua applicazione da parte dei diversi stati. Occorre quindi mettere in atto iniziative che semplifichino gli scambi, che portino ad una integrazione del mercato dei pagamenti e definire un quadro internazionale che orienti e stimoli la fatturazione elettronica. 

Un altro problema riguarda l’incertezza e le lacune nella tutela giuridica con le quali i soggetti devono confrontarsi nel momento in cui pongono in essere delle attività su internet. Per rafforzare la fiducia di cittadini e commercianti nelle transazioni online è necessario implementare un miglioramento del prospetto legislativo di riferimento in materia di protezione dei dati, sicurezza e riservatezza. Infine, va risolto il nodo relativo all’assenza di un mercato unico dei servizi di telecomunicazione, oggi a base strettamente nazionale.

Pilastro II: Interoperabilità e standard

Per poter adeguatamente cogliere tutti i vantaggi che derivano dalla diffusione e dall’utilizzo ed implementazione delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione, è necessario un incremento dell’interoperabilità, ovvero dell’utilizzo congiunto tra diversi dispositivi, servizi, reti e applicazioni, banche dati. Migliorare la definizione delle norme ICT ed estenderne l’interoperabilità e l’apertura, faciliterà la creatività, l’aggregazione e l’innovazione da parte dei cittadini, non trascurando l’adeguamento delle norme per la difesa e protezione dei diritti essenziali della proprietà intellettuale. Fondamentale sarà un’ambiziosa strategia per l’interoperabilità e la definizione di un quadro internazionale di interoperability al fine di promuovere il dialogo e lo scambio tra le amministrazioni pubbliche.

Pilastro III: Fiducia e sicurezza

I cittadini, in qualità di utenti, devono sentirsi sicuri e protetti nel momento in cui accedono ai servizi online: essi, infatti, non faranno mai riscorso a tecnologie poco sicure ed affidabili. Attualmente gli utenti sono piuttosto vulnerabili ed esposti ad una serie di minacce in costante evoluzione. 

La criminalità informatica, al pari di quella fisica, non può essere tollerata in un mondo in cui la sfera digitale assume dominanza e rilevanza assoluta nella vita dei cittadini. Decisivo è l’impegno per rafforzare ogni strumento di contrasto alla criminalità informatica al fine di accrescere il margine di fiducia in internet e nella sua sicurezza, e conseguentemente un maggiore utilizzo della rete. E’ necessario fornire misure concrete per combattere la criminalità informatica, la creazione di una rete più ampia di squadre di pronto intervento informatico che potranno far fronte in tempo reale ad emergenze quali i cyber-attacchi e cooperare con le autorità competenti al fine di far rispettare le leggi in materia.

Pilastro IV: Accesso ad internet veloce e superveloce

Per mettere in moto una crescita duratura dell’economia che porti alla creazione di ricchezza, prosperità e nuovi posti di lavoro, i cittadini e le organizzazioni hanno l’esigenza di avere a disposizione la connessione ad internet sempre più veloce e l’accesso capillare. La diffusione di internet è alla base degli obiettivi di inclusione sociale e di competitività. Le reti devono diffondersi a macchia d’olio e non solo in zone densamente popolate, a costi e tariffe d’uso sostenibili. 

Pilastro V: Ricerca e Innovazione

Dal momento che le ICT rappresentano una parte preponderante del valore aggiunto nei comparti industriali più rilevanti, la penuria di fonti di finanziamento per la R&S costituisce una seria minaccia per i settori secondario e terziario. Pertanto è necessario recuperare la carenza di investimenti in ricerca ed innovazione causati principalmente da finanziamenti pubblici deboli e frammentari e ad una diffusione lenta delle innovazioni, basate sulle ICT, soprattutto nel settore pubblico. Un’azione sinergica e coordinata con il Parco Scientifico Tecnologico, l’Università e le organizzazioni sul territorio possono ridare incisività agli investimenti.

Pilastro VI: Migliorare l’alfabetizzazione, le competenze e l’inclusione nel mondo digitale

Nel nostro tempo l’utilizzo di internet è divenuto condizione necessaria per la vita di tutti i giorni visto e considerato che anche le attività quotidiane più semplici, come il pagamento delle tasse o l’accesso a servizi sanitari, possono essere effettuate molto più velocemente ed agevolmente mediante le rete. Utilizzando dati europei, allo stato attuale, sebbene più della metà dei cittadini si connetta ad internet, il 30% dell’intera popolazione dichiara di non aver mai usufruito della rete. 

I motivi di questa esclusione sono da ricercare principalmente in una carenza di competenze in materia di alfabetizzazione digitale che si ripercuote negativamente anche nella possibilità di trovare un impiego. Colmare il suddetto gap dal punto di vista digitale significa, quindi, creare le condizioni affinché anche tale parte della popolazione possa essere inclusa e quindi partecipare alla società digitale, beneficiando dei vantaggi che ne derivano, ed aumentare le possibilità che tali soggetti trovino un’occupazione. Inoltre, l’economia (sammarinese ed europea) soffre da troppo tempo di una forte carenza di personale nell’ambito delle ICT. Per innescare circuiti virtuosi di crescita ed innovazione, è necessario promuovere la formazione, l’occupazione e le carriere nel settore digitale e a delle iniziative di alfabetizzazione digitale tra i cittadini.

Pilastro VII: Vantaggi offerti dalle ICT alla società

Negli ultimi tempi le ICT stanno diventando uno strumento utile ed efficace per la risoluzione di mali comuni ai tutti i paesi Europei e San Marino: parliamo del crescente invecchiamento della popolazione, della lotta ai cambiamenti climatici, del miglioramento dei trasporti, della mobilità, delle infrastrutture e della sanità. 

Per quel che riguarda i problemi ambientali, al fine di ridurre i consumi energetici e le emissioni nocive, è possibile contare sul contributo delle ICT nel graduale passaggio verso prodotti o servizi che richiedono un minor dispendio di risorse e al conseguimento di risparmi energetici nell’elettricità e nell’edilizia. Nel campo della sanità, è possibile affermare che l’utilizzo delle ICT può contribuire a generale notevoli risparmi in termini di costo, concorrere a velocizzare le prestazioni migliorando al contempo la qualità dell’assistenza fornita ai pazienti. 

Altro ambito di competenza dell’agenda digitale, è quello dell’e-Government, ovvero dei servizi offerti alla cittadinanza ed alle imprese da parte della pubblica amministrazione accessibili dalla rete. I servizi di e-Government rappresentano degli utili espedienti che permettono in maniera facile e ed economica di migliorare le prestazioni pubbliche presso i clienti e le imprese. Una ulteriore criticità è rappresentata dal fatto che la maggior parte dei servizi di e-Government non funziona a livello transfrontaliero. 

Le varie nazioni debbono quindi mostrarsi più cooperative e collaborative per porre in essere dei servizi pubblici online che possano travalicare quelli dei confini fisici. Le problematiche relative alla mobilità potranno essere risolte grazie ad un sistema di trasporti intelligenti (STI) il quale sarà in grado di assicurare una maggiore efficienza, facilità d’utilizzo ed una più ampia affidabilità dei servizi. Il fine ultimo è quello di bilanciare il flusso di persone e merci tra le diverse tipologie di trasporti ed eliminare le principali criticità per una mobilità senza impedimenti e strozzature.

L’Agenda Digitale Sammarinese

Tutte le azioni da intraprendere verranno programmate e scadenziate all’interno di un documento strategico pluriennale definito Agenda Digitale Sammarinese. Tale documento dovrà essere approvato dal Consiglio Grande e Generale, il quale predisporrà idonee coperture al fine di completare gli interventi previsti. 

L’Agenzia per lo Sviluppo Digitale

L’organo che si occuperà di redigere l’Agenda Digitale Sammarinese, seguirne i lavori e relazionare lo stato di avanzamento al Congresso di Stato sarà l’Agenzia per lo Sviluppo Digitale. Tale organo è composto da 7 membri, uno per ogni pilastro di riferimento, coordinato internamente.

Al fine di affrontare temi strategici in modo coordinato, veloce ed efficiente, è stato pensato un team diverso da quanto ad oggi previsto nell’ordinamento sammarinese. Le principali caratteristiche sono:

· Seppur di nomina politica, ogni membro dell’Agenzia deve possedere requisiti professionali legati al proprio pilastro. La competenza è un requisito fondamentale;

· Eventuali membri impiegati nella Pubblica Amministrazione devono essere in minoranza all’interno dell’Agenzia ed il coordinatore viene alternato tra Pubblico e Privato. Lo scopo consiste nell’adottare azioni ed interventi che possano essere condivisi sia dalla Pubblica Amministrazione che dal Privato, incentivando un legame necessario all’evoluzione di nuovi strumenti;

· L’Agenzia si appoggia all’Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica. Sposando il principio di efficienza, non vengono generati nuovi uffici ma ci si avvale di quelli già esistenti;

· L’Agenzia risponde direttamente al Congresso di Stato. L’attività dell’Agenzia non può essere confinata all’interno delle deleghe di una singola Segreteria di Stato, altrimenti sarebbe fortemente limitata nell’autonomia.

Compatibilità con l’attuale normativa

Al fine di non creare sovrapposizioni di funzioni, sono stati acquisiti i pareri vincolanti dell’attuale Commissione Tecnica per l’Innovazione Tecnologica (legge n.188 del  2011).

Nuovo Decreto

L’Agenzia per lo Sviluppo Digitale possiede alcune funzioni di verifica e controllo. Tali attività potranno essere meglio definite nella stesura della prima Agenda Digitale Sammarinese mediante decreto. 

Osservazioni finali

San Marino si sta preparando a compiere un passo importantissimo e pertanto molto impegnativo. E’ ormai evidente che questi interventi porteranno solamente beneficio ad un paese che ha tutte le caratteristiche per realizzare un ambiente favorevole allo sviluppo dell’ICT. Inoltre avere una programmazione chiara sugli interventi strutturali sarà un elemento di forte attrazione per investitori esteri. 

Interventi di questa natura devono essere comunque supportati da un forte senso di responsabilità da parte di tutti i soggetti in causa, affinché i lavori possano partire con quell’energia e quello spirito che possono rendere veramente efficace un buon strumento.

 

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