Alberto Mino, aumento pensioni ridicolo

Alberto Mino, aumento pensioni ridicolo

L’aggiornamento di € 6,67 per le pensioni minime è un’offesa alla dignità delle persone. Ancora ignorata la richiesta di aumentare l’assegno di accompagnamento. Mentre si parla di una proposta di aumento dei gettoni ai Consilieri…

di Alberto Mino – Segretario FUPS/CSdL

Nei giorni scorsi sono state erogate le pensioni di gennaio comprensive dell’aumento dello 0,7% (media nazionale ISTAT italiana 2009) mentre gli uffici di statistica ufficiali per le zone di San Marino e Rimini, nell’anno 2009 hanno registrato un aumento del costo della vita del 2,2%. L’aggiornamento di € 6,67 per le pensioni minime è un’offesa alla dignità delle persone a basso reddito. I pensionati e i lavoratori di San Marino la spesa la fanno a San Marino e dintorni.

Ma c’è di più, perché gli aumenti del costo della vita in grandissima parte riguardano i beni di prima necessità (alimentari, vestiario, bollette, carburanti, farmaci e salute, ecc…). Per i suddetti generi l’aumento è doppio, attorno al 4 – 5%. Ecco come si cerca di ingannare i pensionati e le famiglie a basso reddito, propagandando che in fin dei conti c’è la crisi, ma l’inflazione viene coperta e il potere d’acquisto è protetto. Non c’è nulla di più falso! Sono anni che il Sindacato dei pensionati chiede di rivedere e adeguare il meccanismo di aggiornamento delle pensioni, ma i Governi sono rimasti sordi.

Sappiamo bene che c’è la crisi, ma non è uguale per tutti. I circa 450 anziani non autosufficienti che percepiscono l’assegno di accompagnamento, bisognosi dell’assistenza continuativa (badanti), devono vivere in due con € 1.200 al mese; da anni chiediamo un adeguamento a € 1.500 mensili (il costo complessivo per lo Stato è di circa un milione di euro all’anno). La risposta è sempre la stessa, non ci sono i soldi, mentre è di questi giorni la notizia della proposta di riforma del Regolamento Consiliare e dell’aumento dei gettoni ai Consiglieri che ai cittadini costerebbe la stessa cifra. Noi pensiamo che in questo caso la precedenza la si deve dare agli anziani e pensionati a basso reddito.

Una nota personalissima: a mio modesto avviso le Riforme e i Regolamenti istituzionali vanno fatti incominciando dalla testa e non dalla coda. Perché negli ultimi anni si è pasticciato parecchio in questo campo con pochissimi risultati, anzi, forse la situazione è peggiorata. Mentre si dovrebbe anzitutto partire dalla costruzione del tronco dell’albero istituzionale con una vera Carta Costituzionale democratica, partecipata e moderna, come la situazione generale interna ed internazionale richiede con urgenza al nostro Paese. Ciò, per creare un reale stato di diritto, del quale ne trarrebbero beneficio i cittadini e la loro dignità, il sistema economico e occupazionale, il progresso, la giustizia sociale e civile della nostra comunità.

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