All’esame del Governo di San Marino oggi il caso Clarizia

All’esame del Governo di San Marino oggi il caso Clarizia

Corriere Romagna San Marino: L’opposizione lamenta che nessuno sapeva del rapporto di lavoro con il presidente di Banca Centrale / Il caso Clarizia finisce in Congresso / L’esecutivo discuterà della consulenza per la Fingestus di Bianchini

SAN MARINO. Quella consulenza dell’avvocato Renato Clarizia per la finanziaria di Bianchini, Fingestus, mai dichiarata al Consiglio grande e generale: il caso che ha investito il presidente di Banca centrale verrà discusso oggi in congresso di Stato. Da quando, infatti, è emerso che Clarizia – appena pochi mesi prima di diventare presidente dell’organo di vigilanza – era stato legale difensore della finanziaria riconducibile all’imprenditore ora in carcere, il governo non è ancora uscito allo scoperto con una vera linea di difesa. Il segretario di Stato agli Esteri Antonella
Mularoni
, nei giorni scorsi, ha semplicemente ribadito che l’esecutivo era a conoscenza del fatto che Clarizia avesse patrocinato, come avvocato, alcune cause di fronte al tribunale sammarinese. Ma di quella consulenza, nessuno sapeva. Questo lamenta l’opposizione che ricorda come, sul curriculum presentato in Consiglio per la votazione, non venne fatta menzione del suo impegno legale per la finanziaria di Bianchini, soggetto vigilato. Il segretario di Stato alle Finanze Pasquale Valentini ha difeso, sì, l’operato di Banca centrale ma forse la presidenza e la direzione di via del Voltone si aspettavano un gesto in più. Attesa per oggi quindi la linea del governo: l’opposizione, a riguardo, ha chiesto ai congressisti un gesto di responsabilità chiedendo le dimissioni dei vertici di Banca centrale. Sul tavolo della riunione del governo, non solo i rapporti tra Clarizia e il soggetto vigilato Fingestus, ma anche i legami con lo studio Gemma, i cui professionisti sono stati più volte chiamati a San Marino come commissari per banche e finanziarie in amministrazione straordinaria. Sempre in quella causa civile per Fingestus, patrocinata da Clarizia, era infatti presente al fianco del presidente anche Andrea Gemma, dello stesso noto studio capitolino. Il noto professionista Sergio Gemma, tra i partner fondatori dello studio, fu per di più commissario liquidatore proprio della finanziaria Fingestus, poi sostituito da Luigi Rumi. Clarizia si è difeso chiarendo semplicemente di aver fatto per Fingestus solo il consulente nelle fasi della liquidazione volontaria.  

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