Alleanza Popolare a difesa di Antonella Mularoni

Alleanza Popolare a difesa di Antonella Mularoni

Quando Alleanza Popolare faceva parte della maggioranza di centro-sinistra, era il principale bersaglio delle critiche dell’opposizione. Oggi sono cambiate le coalizioni ma il nostro movimento continua a rappresentare il centro delle attenzioni degli altri partiti, di esponenti in cerca di gloria, di tromboni sfiatati e di iettatori. Non sarà che qualcuno è un tantino invidioso e vede in Ap l’ostacolo per vecchie e impresentabili riproposizioni o per clamorosi ritorni al governo, magari all’insegna di vergognose ammucchiate? Oppure desidera rimuovere dalla scena un partito scomodo, non contiguo ai poteri forti, che nella passata legislatura ha mandato a casa qualche politico inaffidabile e chiacchierato e che qualcosa ha contribuito a fare anche di recente, alla luce di un rinnovamento non più rimandabile?
Certo è che negli ultimi giorni ne abbiamo ascoltate di cotte e di crude.
Chi ha scritto che la credibilità di Ap è ormai sotto zero, è colui che ha cambiato partito almeno otto volte, alla ricerca di che cosa è facile immaginare.
Chi ha affermato che l’attuale governo è il peggiore della storia, è uno dei responsabili dello sfascio e, come tale, fra i peggiori politici di sempre.
Chi ha sproloquiato sull’attaccamento (degli altri) alle poltrone, vi è rimasto appiccicato per quindici lunghissimi anni.
Chi ha preso le distanze da maggioranza e governo (e ha promesso di mantenerle), ama partecipare – nel tempo libero – a gite fuori confine, con mete interessanti, in compagnia di qualche Segretario di Stato.
Chi ha denunciato gli scempi (ma quali?) della maggioranza della CPT, sorvola sul suo passato di coordinatore al territorio e sugli atti clientelari sui quali ha taciuto (per esempio, la concessione di un’area, con distributore, a Galazzano)
Non c’è che dire, tutti interventi di alto profilo ai quali non poteva mancare la voce di un quotidiano locale. Che ha preso di mira Antonella Mularoni e non perde occasione – un giorno sì e l’altro pure – per accusarla nel perfetto stile di chi è stato sbugiardato per le sciocchezze che ha scritto e non riesce a mandarla giù.
Ma questo non ci interessa. A noi interessa confutare il teorema secondo cui il Segretario agli Affari Esteri sarebbe diventato un fardello per Alleanza Popolare.
Purtroppo i guai che stiamo vivendo non hanno ancora insegnato nulla. Perché dovrebbe essere ormai chiaro che i fardelli – per il Paese o per i partiti – sono i politici disonesti, quelli che hanno affossato la Repubblica, che hanno coperto le trappole degli affaristi e ci hanno guadagnato, che hanno rovinato il territorio, che hanno distribuito banche e finanziarie, che hanno trasferito i loro tesori oltre confine, che hanno inventato i giochi della sorte ma volevano un casinò tutto per loro, che hanno scritto le convenzioni dove lo Stato ci rimette sempre, che hanno distribuito soggiorni a piene mani contro il parere della Gendarmeria, che hanno sputtanato il Paese agli occhi della comunità internazionale.
Antonella Mularoni non appartiene a questa risma, non ci fa vergognare di essere sammarinesi, ci rappresenta con dignità ed è una risorsa per il nostro movimento in cui rimane uno degli esponenti più amati e stimati. Come tutti i politici – a maggior ragione quelli che ricoprono ruoli istituzionali – sarà giudicata dai cittadini.
I fardelli sono altra cosa, non appartengono ad Alleanza Popolare, alla sua storia, al suo gruppo dirigente e chi sostiene il contrario, non ci conosce per niente. Gli alleati sono insofferenti? Non lo crediamo ma se così fosse, si faranno coraggio.

San Marino, 13 luglio 2010
Alleanza Popolare

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