All’Ex tiro a volo di Murata nasce un laboratorio di fotografia

All’Ex tiro a volo di Murata nasce un laboratorio di fotografia

Mentre si continua a discutere della sua riqualificazione in chiave turistica, all’ex tiro a volo a Murata nasce uno Spazio d’azione visuale.

L’iniziativa, ideata e condotta da Giorgio Busignani, A. Gabriele Mazza e Marco Vincenzi è patrocinata dalla Giunta di Castello della Città di San Marino in collaborazione con il San Marino International Arts Festival-SMIAF.

“Il progetto – scrive la Giunta in una nota – consiste in uno Spazio d’azione visuale che possa permettere a coloro che sono interessati alla fotografia, ai diversi media che nella contemporaneità vengono interconnessi con essa e con l’immagine in generale di confrontarsi con nuove possibilità di conoscenza, di approfondimento, di confronto e d’espressione personale.

Le attività si svolgeranno nei locali dell’ex tiro a volo in via del Serrone, 65 della Repubblica di San Marino, in un contesto pensato per soddisfare le esigenze delle giovani generazioni interessate ad un’idea di espressione visuale costruita sul pensiero contemporaneo e rivolta al futuro.

Il progetto consiste innanzitutto nella disponibilità di fruizione di uno spazio fisico e di un supporto competente che verrà fornito a tutti coloro che esprimeranno il proprio interesse per l’espressione visuale al fine di facilitare la conoscenza, l’approfondimento, la condivisione e l’espressione personale a partire dall’idea di fotografia e, in particolare, alla produzione di immagini fotografiche, ma anche alle immagini che si coniugano con la musica, con la letteratura e con le arti performative, in un epoca che vede trasformarsi la produzione, l’uso massiccio e a volte indiscriminato delle immagini e la loro fruizione.

Questa epoca storica sta vivendo una sostanziale trasformazione del mondo della produzione delle immagini, dovuta alle novità offerte dalle tecnologie digitali, dall’intelligenza artificiale e dagli algoritmi, da un uso mai visto prima degli strumenti di controllo e delle osservazioni visuali sul mondo e nella società, per non parlare delle fake news dovute ad un uso distorto di queste stesse possibilità, quindi è necessario cambiare le modalità con cui fino ad oggi ci si è approcciati ad esso.

Le domande che verranno affrontate insieme ai partecipanti riguardano il rapporto che abbiamo oggi con le immagini e se questo rapporto ha a che fare solo con l’informazione sul mondo, quindi con il potere, oppure anche con la comunicazione e l’espressione personale. In quale forma nell’uno e nell’altro caso.

Padroneggiare questi ambiti per non subirli e in questo modo renderli d’interesse, anche artistico, in particolare per i giovani è quindi una delle priorità. Si partirà con il chiedersi a che cosa servono le immagini oggi (quali funzioni svolgono). A che cosa rispondono, a quali necessità (generare paura, conflitto, isolamento e disagio oppure piacere, incontro, conoscenza e agio). Che tipo di pressioni esercitano su di noi e come vengono combinati oggi il realismo fotografico e la realtà intesa come costruzione virtuale. Quali sono i nuovi ambiti di creazione e diffusione delle immagini. Che ruolo gioca la fotografia contemporanea in questo panorama. Come può rafforzare la creatività e il senso critico questa nuova realtà tecnologica.

Verrà offerta la possibilità di acquisire nuove tecniche di costruzione delle immagini digitali, a partire dall’uso di software come Photoshop.

Daremo avvio al progetto facendo incontrare coloro che sono interessati all’argomento con alcuni artisti e fotografi contemporanei che hanno suscitato interesse nel mondo dell’arte. Faremo in modo che possa avviarsi un confronto con essi, anche attraverso workshop, conferenze, dibattiti, focus group e azioni progettuali che andranno a tradursi in progetti individuali (o di gruppo) su cui discutere insieme e da mostrare al pubblico e agli addetti ai lavori attraverso mostre e pubblicazioni” conclude la Giunta.

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