Anche banche importantissime italiane hanno commesso errori nei rapporti con istituti di San Marino

Anche banche importantissime italiane hanno commesso errori nei rapporti con istituti di San Marino

L’indagine portata avanti dal procuratore della Repubblica di Forlì Fabio Di Vizio (Re Nero) è partita all’inizio del 2008 dall’esame dei rapporti fra
Banca di Credito e Risparmio di Romagna di Forlì (Bcrr) e, nella Repubblica di San Marino,

Asset Banca e
San Marino Asset Management .
Poi però si è allargata a tanti altri istituti.
Francesco Bonazzi su L’Espresso parla di ‘un censimento che il puntiglioso Di Vizio ha svolto presso le filiali romagnole di 53 diverse banche italiane per studiare i rapporti intrattenuti dal 2004 a oggi con le dodici banche
e le 51 finanziarie che operano nella minuscola San Marino.

Continua Bonazzi: ‘l’imbarazzante sfilata in Procura di decine di direttori di banca, spesso ignari delle loro responsabilità di legge in materia di antiriciclaggio, ha consegnato uno spaccato disarmante: l’85 per cento delle banche italiane (a cominciare da Montepaschi, Unicredit, Intesa-San Paolo, Popolare di Milano e Ras Bank) censisce gl’istituti di credito sammarinesi come fossero normali operatori italiani‘.
Ovviamente il giornalista – e non solo il giornalista – sorvola a piè pari sugli accordi generali e specifici fra l’Italia e la Repubblica di San Marino ed in particolare sul cosiddetto accordo valutario, in cui fra l’altro è previsto che in caso di difficoltà in materia, venisse convocato uno specifico e regolamentato ‘comitato di contatto’.

Condividi


Per rimanere aggiornato su tutte le novità iscriviti alla newsletter

Quando invii il modulo, controlla la tua inbox per confermare l'iscrizione

Privacy Policy