Anis a Usl

Anis a Usl

COMUNICATO STAMPA
In merito alle perplessità sollevate dal sindacato USL in merito agli aumenti previsti dal contratto industria sottoscritto il 19 luglio scorso dall’Associazione Nazionale dell’Industria Sammarinese e dalla Centrale Sindacale Unitaria, ANIS precisa quanto segue.
Innanzitutto non corrisponde assolutamente al vero che vi sono aziende associate alla nostra organizzazione che per il triennio 2009-2011 hanno applicato tabelle retributive con gli aumenti percentuali stabiliti dal tavolo tripartito, proposta naufragata sul nascere, di cui ANIS non ha sottoscritto il documento finale. “Secondo indiscrezioni”, peraltro, ci risulta che siano molto poche le imprese di San Marino che abbiano adottato tali aumenti.
Pertanto il problema di dover applicare decurtazioni per il 2012 proprio per applicare le tabelle del contratto industria sottoscritto da ANIS e CSU, inferiori agli aumenti dell’accordo tripartito, proprio non si pone.
In secondo luogo, ad USL, che si preoccupa del prelievo aggiuntivo dello 0,50% in busta paga previsto per l’entrata in vigore del secondo pilastro contributivo (previdenza complementare) ricordiamo che per il lavoratore si tratta di una forma integrativa di risparmio e non di un costo, mentre è un costo per l’impresa chiamata a versare, a sua volta, un ulteriore 0,50%: questo sì che andrebbe messo nel conto!
Con il desiderio di fare chiarezza su aspetti che consideriamo importanti e che rappresentano un punto fermo per le imprese quanto per i lavoratori, facciamo comunque fatica a comprendere il senso di tali rivalse da parte di un sindacato di matrice moderna come l’Unione Sammarinese dei Lavoratori.
San Marino, 22 agosto 2012
ANIS

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