Lapalissiana proposta dei Commercialisti
della Repubblica di San Marino sul modo per abolire l’anonimato. Modo che evidentemente i governanti, intenzionati anzitutto a salvaguardare il
sottobosco politico affaristico di cui l’anonimato è il substrato, non hanno preso minimamente in considerazione.
Scrivono i Commercialisti in una lettera ai Segretari agli Esteri, Antonella Mularoni, alle Finanze, Pasquale Valentini, e all’Industria, Marco Arzilli che per abolire l’anonimato basta sancire l’obbligo della ‘conversione delle azioni al
portatore in nominative.‘ Punto e basta.
Invece?
Invece il
mondo politico sammarinese è proprio questo che non vuole . Non vuole che dall’oggi al domani vengano fuori i nomi di chi sta dietro le 548 società anonime (Sa) e delle Società per Azioni (Spa) e delle Società a responsabilità limitata (Srl) con quote ed azioni intestate a fiduciarie magari di paese offshore.