Antonio Fabbri di L’Informazione di San Marino: Conto Mazzini, inchiesta a una svolta il giudice chiama in tribunale otto politici

Antonio Fabbri di L’Informazione di San Marino: Conto Mazzini, inchiesta a una svolta il giudice chiama in tribunale otto politici

L’Informazione di San Marino

Convocati tra gli altri dal Commissario della legge: Fiorenzo Stolfi,
Giovanni Lonfernini e Gian Marco Marcucci. Dal magistrato anche Ernesto
Benedettini

Conto Mazzini, inchiesta a una svolta il giudice
chiama in tribunale otto politici

Antonio Fabbri

 

Conto Mazzini, otto politici
chiamati dal giudice. L’indagine
starebbe arrivando al dunque e
tra oggi e domani il Commissario
della legge simon Luca
Morsiani ha fissato le convocazioni.
Le persone sentite finora
Nei giorni scorsi il giudice ha
sentito diverse persone, tra cui
imprenditori edili e soggetti le
cui movimentazioni compaiono
nelle carte del “Conto Mazzini”
e dei suoi “figli”. Ascoltato anche
Lucio amati, il cui versamento
sul libretto “Arrivederci”
ha poi alimentato a cascata altri
libretti al portatore. Amati, a
quanto si sa, è stato sentito per
circa quattro ore dal Commissario
della legge Morsiani. Non
è noto, al momento, cosa abbia
detto, ma appare facile intuire
che abbia parlato dell’acquisizione
del Credito Sammarinese,
al centro del giro di denaro sul
libretto a lui riconducibile.
A dicembre, subito dopo l’uscita
dei nomi che compaiono
nelle carte, era andato dal giudice
sua sponte anche Fiorenzo
Stolfi ed aveva sostenuto che
la firma in calce ai rapporti a
lui riferibili non era sua. Evidentemente,
però, il giudice ha
necessità di rivederlo.
Al momento risultano indagati Giuseppe roberti e Gilberto
canuti, vertici della Banca
Commerciale Sammarinese,
istituto che fu teatro del valzer
dei libretti.
 
I politici convocati

Tocca adesso ai politici, quindi,
comparire davanti al giudice.
Non è escluso che possano
essere comunicati altri avvisi
di garanzia, quell’atto che sul
Titano si chiama comunicazione
giudiziaria e informa il soggetto
interessato che è in corso una
indagine nei suoi confronti.
Chi è stato chiamato
dal giudice

Davanti al giudice Morsiani
dovranno comparire tra oggi e
domani Fiorenzo Stolfi, Gian
Marco Marcucci, Giovanni
Lonfernini, Pier Marino
Menicucci, cesare antonio
Gasperoni. Poi remo Giancecchi
e Mirella frisoni. Oltre
a questi nomi, già emersi nei mesi scorsi, è stato chiamato dal
giudice anche ernesto Benedettini.
i 5,4 milioni
A dicembre scorso su queste
pagine era stato tracciato il
quadro di alcune movimentazioni.
Complessivamente si
parla di 5,4 milioni di euro.
Tanto – almeno secondo quanto
finora emerso – è transitato nel
giro di soldi e di libretti legati
al cosiddetto “Conto Mazzini”
e ai suoi “figli” tra il 2001 e il
2012. Mazzini Giuseppe era un
fantomatico signore, con tanto
di residenza, che con la sua
anagrafica fittizia apriva tutti
i libretti al portatore, poi finiti
nella disponibilità di politici e
movimentati da imprenditori.
Ai nomi delle persone politicamente
esposte citate nei mesi
scorsi se ne aggiunge dunque
uno, convocato anch’egli a palazzo
di giustizia ai Tavolucci.
Le movimentazioni
Numerose le operazioni che
sono state scandagliate dagli
inquirenti, tra tabulati bancari e
altra documentazione. Così per
il leader del Psd Fiorenzo Stolfi
si parla della movimentazione
da oltre 745mila euro su un
libretto denominato “Giulio” e
finita in un mandato fiduciario.
Nell’elenco dei passaggi di
denaro ci sono quelli che riguardano
Gian Marco Marcucci
relativi ai libretti “Palme”,
“Mercedes”, “Linda”, “Don”.
Poi c’è il libretto “Pippo”,
nato con l’anagrafica Mazzini,
che è stato estinto nell’ottobre
2005 da Mirella Frisoni, che
con quella provvista di circa
100mila euro, più altri 100mila
derivanti dal libretto “Palme”,
ha acceso il libretto “Stelle”.
Un altro gruppo vede i libretti
di risparmio denominati “Uno”,
“Due”, “Tre”, e “Quattro”. Anche
qui i rapporti vengono accesi
sotto l’anagrafica Giuseppe
Mazzini che attinge dal famigerato
libretto “Arrivederci”. Dal
libretto “Uno” vengono destinati
assegni circolari e contanti
per circa 30mila euro a Remo
Giancecchi. Il libretto “Tre” registra
una serie di prelevamenti
effettuati tra il 2004 e il 2008
da Giovanni Lonfernini per
importi vari, fino alla chiusura
del libretto con versamento del
saldo da 135mila euro e rotti sul
proprio conto in Asset Banca,
quando questa nell’aprile del
2012 acquisì Bcs.
C’era poi il libretto “Napoleone”,
aperto sempre dal signor
Mazzini a ottobre 2005. Questo
ha visto la destinazione della
provvista in circa 20mila euro
in assegni circolari emessi a
nome di Pier Marino Menicucci.
Presenti anche due libretti
denominati “Alcide”. Da questi
nel luglio 2004 è partita la richiesta
di assegni circolari per
50mila euro a favore di Cesare
Antonio Gasperoni. In questo
caso si registrano anche cambi
in dollari di ingenti somme.
Oltre a questi nomi di esponenti
politici chiamati dal giudice, si
registra anche quello di Ernesto
Benedettini, che all’epoca
dei fatti era tesoriere della
Democrazia cristiana. A parte
Stolfi e Frisoni, d’altro canto,
anche gli altri politici convocati
all’epoca delle movimentazioni
erano membri della dirigenza
della Dc, in seguito usciti da
Via delle Scalette e confluiti poi
nell’Upr.
L’indagine al dunque
Dopo circa due anni si stanno
così tirando le fila di una indagine
complessa che ha visto
scandagliare movimentazioni
bancarie e non solo. Sentiti anche
diversi testimoni e, probabilmente,
altri ne dovranno essere
ascoltati. Tutto è partito dai
riscontri sulle movimentazioni
anomale in Banca Commerciale
Sammarinese e dalle indagini
che l’autorità giudiziaria ha
effettuato in particolare sulla
finanziaria ad essa collegata,
Finproject. Tanto che nelle
cassette di sicurezza della stessa
finanziaria risulta sia stata
trovata documentazione importante
e descrittiva di un sistema
che l’autorità giudiziaria sta
scandagliando. Anche da quelle
cassette di sicurezza, a quanto si
sa, dopo le perquisizioni e i sequestri
del febbraio 2012 erano
spuntati documenti scottanti.

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