L’informazione di San Marino: Ci sono ancora i furbetti del cartellino. Segnalazioni da cittadini
Antonio Fabbri
SAN MARINO. E’ di qualche giorno fa il caso della dipendente Pa, Daniela Mainardi che ricopriva ruolo di responsabile dell’ufficio spedizioni, rinviata a giudizio per truffa allo stato perché si faceva timbrare il cartellino da suoi colleghi di ufficio sottoposti, per poi arrivare con comodo in ufficio o uscire prima.
Sei gli episodi contestati per i quali l’11 novembre dovrà comparire davanti al giudice Roberto Battaglino.
Questo caso che è arrivato fino a dover
essere discusso in aula,
non pare però avere
scongiurato una brutta abitudine, quella dei
cosiddetti furbetti del
cartellino.
Chi cioè entra al lavoro, timbra e poi se ne va per
gli affari propri.
Le segnalazioni
continuano ad esserci
di quando in quando
da parte dei cittadini.
L’ultima è dell’altro
ieri quando in orario di
lavoro e con auto dello
Stato, un dipendente se
ne è tornato a casa e ci è
rimasto per circa un’ora.
Non sarebbe la prima
volta che accade, a sentire
i cittadini che hanno
segnalato l’accaduto
documentandolo con
tanto di foto e orari. Nel
caso finito a processo, la
direzione della funzione
pubblica, in diverse
occasioni ha verificato
che, a fronte della timbratura
del cartellino,
la dipendente non era in
ufficio. Nel caso segnalato
in questi giorni, il
dipendete è rientrato a
casa con l’auto pubblica,
il che in certi casi può
essere plausibile. Il problema
è che ci è rimasto
per circa un’ora tra le
10 e le 11 del mattino,
in orario d’ufficio. Le
verifiche del caso agli
uffici di competenti