Antonio Fabbri – L’informazione di San Marino: Banche, il credito di imposta schizza a 155milioni euro

Antonio Fabbri – L’informazione di San Marino: Banche, il credito di imposta schizza a 155milioni euro

L’informazione di San Marino

Banche, il credito di imposta schizza a 155milioni euro

Trapelano alcuni dati sul riferimento del Segretario alle Finanze Capicchioni. Aumenta di oltre il doppio il mancato introito per le casse pubbliche che ricadrà su tutti i cittadini

Antonio Fabbri

SAN MARINO. Le poche cose che trapelano dalla seduta segreta sono sufficienti per sollevare più di qualche preoccupazione. Il segretario Giancarlo Capicchioni ha riferito sullo stato degli aiuti alle banche, disposti in funzione dei crac di Banca Commerciale, Credito Sammarinese ed Eurocommercial Bank, acquisiti da altri istituti. Secondo quel poco che trapela la situazione non sarebbe delle più rosee con una situazione del credito di imposta più che raddoppiata rispetto a un anno e mezzo fa, quando cioè a riferire in seduta segreta era stato Claudio Felici. In sostanza il credito di imposta appare fuori controllo, cioè gli sgravi forniti alle banche per i crediti divenuti non più recuperabili dopo le acquisizioni degli istituti liquidati, arrivano alla ragguardevole cifra di 155,3 milioni di euro al 31 dicembre 2014. E probabilmente non è finita qui, dato che l’importo nel frattempo potrebbe essere aumentato ancora.

Attualmente, a conti fatti
con questi dati, c’è stato
tuttavia un incremento
elevatissimo rispetto a
quanto previsto nell’altro
riferimento in seduta segreta
avvenuto sul tema
il 28 ottobre 2013, quando
era in carica alla Segreteria
finanze Felici. Questi,
secondo quanto trapelato
all’epoca, aveva parlato di
oltre 60 milioni di mancati
introiti per i benefici
fiscali concessi.
Credito di imposta che,
quindi, graverà su tutti i
cittadini in ragione delle
mancate entrate perl’erario. Cittadini che,
considerato che le uscite
pubbliche non sono
chissà quanto diminuite,
rischiano di essere chiamati
a contribuire.

Presto
per dire se queste mancate
entrate si tradurranno
nuove imposte.
In questo contesto, il cui
peso è nei numeri, a quanto
pare si cercherebbe di
porre dei correttivi. L’esecutivo
ha predisposto una
serie di misure volte a
condurre approfondimenti
e valutazioni su questo
incremento esponenziale
del credito di imposta,
incaricando a tale scopo il
Commissario osservatore,
Antonio Gumina, che
quindi viene riconfermato
e al quale verrebbero
ampliati i compiti.

Si cerca anche di limitare
i danni, tanto che ci sarebbe
un provvedimento
del governo che prevede
la possibilità di ulteriori
incrementi del credito di
imposta solo dietro esplicito
nulla osta. Limitazione
non prevista prima. Il
governo ha fatto sapere di
avere avviato anche azioni
di responsabilità, come
era peraltro già emerso, e
adottato delibere di diffida.
Tutte manovre che
a qualcuno appaiono tardive,
dato che dovevano
essere poste in essere fin
dall’inizio. Nulla sembra
sia stato riferito in concreto
su quali effetti avrà
la voluntary disclosure,
anche se ci sarebbero delle
proiezioni.

Il segretario
Capicchioni ha parlato
pure della ricapitalizzazione
di Carisp, delle raccomandazioni
del Fondo
monetario in merito e
degli impegni per ottemperare,
sulla possibilità
eventuale di fare intervenire
investitori e quindi,
di fatto, di una ipotesi di
privatizzazione.
Sempre stando a quanto
trapelato il segretario Capicchioni
ha anche parlato
di ciò che sta accadendo
in Banca Centrale con
l’autosospensione e poi
l’autoriabilitazione dei tre
membri della vigilanza.


La motivazione data per
questa autoriabilitazione
è il fatto che i tre non
compaiono nel decreto
di rinvio a giudizio sulla
tangentopoli sammarinese-
conto Mazzini.
Capicchioni ha anche
riferito di una lettera inviata
dai tre al Dirigente
del Tribunale, Valeria
Pierfelici, senza ottenere
tuttavia risposta. Risposta
che, però, indirettamente
era già stata data
in Commissione affari di
giustizia dove il Magiastrato
Dirigente ha riferito,
lo stesso giorno della
autoriabilitazione, che
le indagini sono ancora
aperte su parti stralciate
del fascicolo (vedi sotto).

Gli interventi erano previsti
fino a tarda notte.
Cinquanta gli iscritti a
parlare. Tra questi anche
alcuni molto critici, sia
sulla gestione del credito
di imposta sia su Via del
Voltone, anche dai banchi
della maggioranza. Altri
interventi in difesa di
Bcsm.

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