Antonio Fabbri – L’informazione di San Marino: Criminalità infiltrata tra soci o clienti di banche. Relazione Valeria Pierfelici

Antonio Fabbri – L’informazione di San Marino: Criminalità infiltrata tra soci o clienti di banche. Relazione Valeria Pierfelici

 L’informazione di San Marino

Nella sua relazione il Magistrato dirigente evidenzia “come l’attività di riciclaggio sia preminente”

Criminalità infiltrata tra soci o clienti di banche 

Antonio Fabbri

SAN MARINO. La relazione del Magistrato Dirigente
Valeria Pierfelici
,
la cui discussione è all’ordine
del giorno di questo Consiglio,
tratta anche delle infiltrazioni
delle criminalità organizzata
e segnala in particolare due
punti: l’attività su conti bancari
e la partecipazione in società.

Richiamando quanto già affermato negli anni precedenti sul punto, quindi, il magistrato dirigente evidenzia come l’attività di riciclaggio da parte della criminalità organizzata sia preminente per quanto riguarda l’operatività riscontrata a San Marino. “Si è già evidenziato nelle Relazioni relative agli anni precedenti – scrive il Magistrato Dirigente – il coinvolgimento nelle attività delittuose di soggetti appartenenti alla criminalità organizzata: il dato trova conferme pure nel 2014, e le evidenze confermano, almeno per quanto riguarda l’Autorità Giudiziaria (che procede sulle notizie di reati), la presenza di tali soggetti nelle compagini sociali ovvero in qualità di clienti delle banche e degli intermediari finanziari: sono pervenuti alla fase del dibattimento processi che vedono coinvolti appartenenti alla ‘Ndrangheta, ed è stato riaperto un procedimento per riciclaggio nel quale è imputato un avvocato di camorristi che era stato archiviato”. Si tratta della caso Santonastaso che ha portato anche a perquisizione e sequestro di documenti presso lo studio di un avvocato sammarinese. Ma emerge dai procedimenti anche la presenza della mafia siciliana: “E’ in corso – scrive il Dirigente – un procedimento penale nel quale emerge il coinvolgimento di soggetti affiliati a Cosa Nostra. Si deve ribadire, anche per il 2014, che non trovano invece riscontro nelle denunce e nei rapporti depositati, fatti di reato commessi da soggetti appartenenti alla criminalità organizzata e riguardanti i settori che sovente si indicano come concretamente di interesse dell’organizzazine criminale”.

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