Antonio Fabbri – L’informazione di San Marino: Risate da mangiarsi le orecchie

Antonio Fabbri – L’informazione di San Marino: Risate da mangiarsi le orecchie

L’informazione di San Marino

Risate da mangiarsi
le orecchie

Antonio Fabbri  

 

Cioè… ma dai! Ma come fa?
Dove se le prende? E’ un grande,
un geniaccio della risata a
denti stretti! La battuta satirica
più esilarante sentita negli ultimi
anni, è la sua. D’altra parte
quando fai una sagace e ficcante
intervista concordata e asservita
su un allupato giornale satirico,
non possono che venire fuori
delle battute di questa portata
comica!

Cioè, ragazzi… l’ha detta! L’ha detta davvero! L’avete
letta?  “Denuncio
Baracucco!”
E cosa gli chiede in tribunale? Una provvisionale di 150mila
noci? Sottintendendo una sovrastruttura comica ancora più esilarante, perché
Baracucco, le noci, le ha finite! Roba da scompisciarsi davvero. E poi: “Lo
denuncio anche in Italia”… ma questa è da grandissimi… neanche Buster Keaton.

Anzi no..
lui no, che faceva il cinema muto. Allora diciamo – per
venire ai giorni nostri – neanche Crozza poteva concepirla,
via! E’ da comicità di livello elevato perché tu dici
“denuncio Baracucco” e già scoppia la risata per via del
personaggio, delle noci che gli sono finite e compagnia
bella. Poi aggiungi: “Lo denuncio anche in Italia”. Come
se in Italia, dove vivono in uno stato di indigenza tale che
quando diventeranno poveri faranno una festa, di noci
Baracucco ne avesse di più. Fa scoppiare delle risate…
ma delle risate, che con la bocca ci si mangiano le orecchie.
Però, dai, “Denuncio Baracucco” è meravigliosa. E’
come se il direttore generale Rai, Luigi Gubitosi, avesse
detto: “Denuncio Glob e la rassegna stampa di Bertolino”.
Vabbé che ci può stare di tutto, ma è difficile dire
quale giudice riuscirà a trattenere le ganasce di fronte
a una querela dove ci dovesse essere scritto: “Mi sento
offeso perché Baracucco mi ha diffamato dicendo, siccome
la Scavolini è mio sponsor, che faccio un telegiornale
nel tinello”. D’altra parte, però, va anche giustificato: per
chi da un’autointervista è riuscito a strappare la piaggeria
dell’autoconfessione del succube direttore tribuno di
altra testata, vedersi vittima dell’ironia di un Baracucco*
qualsiasi, deve essere stato insopportabile.

 Comunque, quella del dottor Romeo, mega direttore di Rtv, resta
una battuta bellissima. Negli anni ci era riuscito solo Marco “quereletor”
Severini, a farne una uguale. Quando, un po’ come adesso il dottor Romeo, aveva
la fregola di denunciare tutti. Anche lui, se gli scappa l’idea, 
è un
altro genialone: aveva denunciato due bambocci disegnati in una vignetta che lo
citavano. Però, a onor del vero, va detto che lui è più bravo del dottor Romeo,
perché a volte fa grammaticalmente e sintatticamente ridere anche quando prova a
scrivere seriamente.

Ma c’è più di qualcosa che non fa ridere per niente. Un
monopolio, Rtv, che non può e non vuole essere criticato;
l’intimidazione sistematica attraverso la querela; la
ciarloneria becera di molti avventori dei social, quella sì
spesso da denuncia, non foss’altro che per l’analfabetismo
di ritorno; la blindatura delle informazioni dell’Istituto
sicurezza sociale, come se fino adesso l’ospedale
fosse stato prodigo di collaborazione coi media salvo
le autocelebazioni di Mussoni e dei vertici; le pressioni
continue, politiche e non, per far cessare l’incontenibile
resoconto della cronaca; la vergognosa grancassa dei
benpensanti che fino a ieri han preso i soldi sporchi senza
chiedere da dove venissero e oggi vogliono dire che è
acqua passata e siam più bravi degli altri; l’opinionismo
predatorio, prezzolato e macchiato di secondi fini mossi
dalla malafede, più grave del furto, perché ruba la coscienza
critica, autospacciandosi per autorevole.
Meno male che in questo serio c’è il faceto, e per togliere
dandogliela la scena al Baracucco, la battuta incomparabile
l’ha fatta il mega direttore dottor Romeo di Rtv.
Talmente bella che, guarda, vista l’esperienza sul diritto
di satira, potrebbe pensare a scrivere la legge sull’editoria.
Ah, l’ha già scritta lui? Infatti era sorto il dubbio che
fosse una barzelletta pure quella.

(*blog sammarinese satirico)
Antonio FAbbri
condiviso, financo nelle virgole e nei punti, dal direttore

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