L’Informazione di San Marino
Antonio Fabbri risponde ad Asset Banca: comunicato stampa sulle licenze bancarie
A parte il sapore intimidatorio dell’ultima frase, sfugge il significato di
questo comunicato dell’Asset, che peraltro nessuno ha chiamato in causa.
Facendosi avanti da sé con una lezione da scuola di giornalismo – metti caso che
tra le tante attività che sostiene abbia in animo di sponsorizzare anche quella,
visto che un
giornale già ce l’ha – dice comunque che, pur avendo provato a vendere la
licenza di Bcs, ha respinto le offerte ritenute non idonee. Quindi, se i
magistrati sostengono che i mediatori della vendita della licenza Bcs erano Stolfi,
Podeschi
e un altro ex Segretario, si potrebbe intuire per chi mediavano.
Quando poi parla
di investitori, pare – visto che non lo dice
chiaro, come non dice chiaro niente in
questo comunicato – si riferisca all’ungherese
da sei miliardi di dollari.
Se così
fosse, pur ergendosi a difesa di quella
transazione, Asset non chiarisce se,
fortunata destinataria, fosse lei o meno.
Ma a prescindere da questo, il problema
è che le banche, siano esse centrali o
periferiche, hanno l’obbligo, così come i
professionisti, di segnalare le operazioni
sospette.
Visti l’importo, l’investitore e i
procuratori, forse una segnalazioncina
ci stava.
Non lo dicono quei brutti, sporchi
e cattivi dei giornalisti che riportano
la cronaca.
Lo dicono i magistrati. Anzi,
i magistrati lo ricordano, dato che c’è
già scritto nelle leggi.