Antonio Fabbri L’informazione: E adesso lo stemma rischia di finire anche sul water

Antonio Fabbri L’informazione: E adesso lo stemma rischia di finire anche sul water

L’informazione di San Marino

L’Istanza d’Arengo approvata contrasta con la legge del 2011 in materia

E adesso lo stemma rischia di finire anche sul water

In passato era già successo. Anche per questo la legge a tutela dell’emblema della Repubblica ne disciplinava l’utilizzo a fini commerciali

Antonio Fabbri

Il rischio è proprio questo: ritrovarsi lo stemma del Titano persino sul water. “Che esagerazione!”, si potrebbe pensare. E invece no, perché è già successo in passato. Proprio sul water c’era chi aveva deciso di piazzarci lo Stemma della Repubblica. In un altro caso l’emblema era finito su un manifesto funebre, nel quale era stato stampato il viso del morto nello Stemma. Situazioni che potrebbero tornare dato che l’Istanza d’Arengo approvata mercoledì prevede che “ai soggetti economici sammarinesi operanti nel settore dell’artigianato artistico sia concessa la possibilità di derogare ai divieti previsti dalla Legge sulla Protezione ed utilizzo dello stemma ufficiale della Repubblica di San Marino e di altri stemmi, segni ed emblemi pubblici”. Una istanza che ha creato un’altra spaccatura in maggioranza, in particolare tra il Segretario all’Industria, che ha invitato a votare a favore, e altri consiglieri di Bene comune, come ad esempio Valeria Ciavatta dai banchi di Ap, contrari all’istanza.

D’altra parte la legge 190 del
2011 in vigore non vieta l’utilizzo
dell’emblema della Repubblica
a fini commerciali, ma lo
disciplina, proprio per evitare abusi, distorsioni e per fare sì
che sia lo Stato titolare di quello
Stemma a concederne l’uso. Così
l’articolo 7 della legge in materia
prevede come debba essere
fatto lo Stemma da utilizzare a
fini commerciali: senza corona
o a corona aperta, in modo da
distinguerlo, appunto, da quello
ufficiale in uso alle sole istituzioni.

Oltre a ciò la legge prevede una
apposita Commissione che valuta
le richieste di riproduzione a
fini commerciali e riferisce al il
governo cui spetta il compito di
dare il via libera alle domande. Il
permessi hanno validità annuale.
Ebbene, diversi operatori, artigiani,
artisti cesellatori, si sono
attenuti a queste disposizioni. Altri no, tanto che ci sono state
anche delle sanzioni.

L’istanza d’Arengo, tuttavia,
chiedendo di togliere qualsiasi
divieto alla riproduzione dello
Stemma a fine di artigianato e
arte, creerà qualche problema. A
questo punto si genererà anche
disparità tra chi si è attenuto alla
normativa e chi, invece, non lo
ha mai fatto.

Quest’anno, ad esempio, sono
stati dodici gli operatori che
hanno chiesto di poter riprodurre
lo stemma a fini artistici o artigianali
a scopo commerciale. Il
via libera per nove di loro è stato
dato con delibera del 31 maggio
2016. Gli altri hanno fatto richiesta
successivamente e le pratiche
sono ancora in itinere. In sostanza la legge è andata a regolamentare
la giungla precedente. Per
attuare l’istanza d’arengo, sevirà
duqnue un nuovo provvedimento
di legge che modifichi quella attualmente
in vigore. Ma quanto
costa riprodurre lo stemma a fini
commerciali?

“E’ previsto da una delibera generale
del 10 aprile 2013 – spiega
il direttore dell’Ufficio Marchi e
Brevetti, Silvia Rossi – il versamento
allo Stato è pari al 4% del
fatturato previsto per la vendita
dei manufatti. In ogni caso non
può essere inferiore a 250
euro e non superiore ai 5000
euro”. Dalla concessione per la
riproduzione dello Stemma a
fini commerciali, in sostanza,
lo Stato ogni anno incassa poco
più di 10mila euro. Di qui si
comprende che lo scopo, più che
di guadagno per l’erario, è di
tutela dell’emblema caro ai sammarinesi.
Tra le curiosità quella
che l’uso dello Stemma a fini
commerciali era stato concesso
anche alla Rp, l’azienda del
caffé oggi finita nei noti fatti di
cronaca legati alla Tangentopoli
sammarinese e a giudizio come
persona giuridica. In seguito a
quelle vicende la concessione
dell’uso dello Stemma è stata
revocata.

Condividi


Per rimanere aggiornato su tutte le novità iscriviti alla newsletter

Quando invii il modulo, controlla la tua inbox per confermare l'iscrizione

Privacy Policy