Ap a Mics. Chi vogliono prendere in giro?

Ap a Mics. Chi vogliono prendere in giro?

Chi vogliono prendere in giro?
Da qualche tempo sono ritornate di attualità le esternazioni – sulle materie più disparate – del MICS, un’associazione di imprenditori all’interno della quale si muovono soggetti diversi e non tutti con il passato più adatto per denunciare i difetti e gli errori della politica dell’attuale governo o per lasciarsi andare ad accuse gratuite che rimandiamo volentieri al mittente perché non ci facciamo prendere in giro.
Fra loro c’è chi ha avuto in regalo concessioni pubbliche che si sono tradotte in grossi guadagni personali, chi ha usufruito di defiscalizzazioni pluriennali, contributi a fondo perduto, esenzioni di oneri di urbanizzazione durante i famigerati anni novanta e oltre. C’è chi è militante e megafono di un partito di opposizione senza avere mai goduto di una propria visibilità e chi non ha lasciato traccia di pubbliche dichiarazioni negli anni in cui Alleanza Popolare, isolata, contestava la distribuzione di banche e finanziarie agli amici degli amici, denunciava la creazione della bolla speculativa edilizia con prevedibili contaminazioni malavitose, contestava l’enorme spreco di soldi pubblici in doni di varia natura ai soliti noti, contrastava l’abuso vergognoso dei vecchi capisaldi che hanno contribuito a metterci al bando della comunità internazionale. Hanno dimenticato, i sapientoni del MICS, le iniziative di Moneyval e la procedura rafforzata?
E’ da questi maestri di pensiero che ci arrivano ultimatum, lezioni di economia, di politica internazionale, di interscambio e – immancabilmente – di moralità, insieme a cento altri predicozzi sui problemi del Paese con grottesche accuse al segretario di stato Antonella Mularoni. Bene, prendiamo atto che si fanno vivi coloro che hanno lungamente taciuto per indifferenza o per interessata complicità con quel sistema che ha rischiato di travolgere l’intero Paese.
L’attuale governo e Antonella Mularoni hanno recuperato i pessimi rapporti con MONEYVAL ed OCSE; hanno avviato un percorso serio e realistico di integrazione europea; hanno stabilito rapporti bilaterali con i maggiori paesi europei e non solo; hanno affrontato i problemi oggetto di contenzioso con l’Italia e sono in attesa di definire gli accordi con il nuovo governo Monti dopo l’incontro tecnico svoltosi a Roma il 14 novembre scorso in cui, per la prima volta, la delegazione italiana si è espressa in termini positivi nei confronti del nostro Paese. Sancire la chiusura formale del contenzioso con l’Italia, attraverso la firma sulle doppie imposizioni e l’uscita dalla blacklist, è il punto d’arrivo dell’enorme sforzo prodotto per diventare uno Stato affidabile. L’impegno in questa direzione è massimo e le polemiche condite dalle chiacchiere di coloro che non hanno nessuna credibilità per dare lezioni a chicchessia (e camminano guardando in basso e minacciano in televisione di prendere per le orecchie la Guardia di Finanza), sono del tutto fuori luogo.
Ma siamo in presenza di gente che non si è accorta dei cambiamenti intervenuti negli ultimi anni o di marionette maldestramente manovrate?
San Marino, 25 gennaio 2012                    Alleanza Popolare

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