Mario Venturini, coordinatore di Alleanza Popolare, fa conoscere la posizione del Partito sullo stato di fibrillazione della maggioranza di
governo
attraverso i microfoni di San Marino Rtv.
Anzitutto, rivolgendosi al Psd, respinge l’accusa di immobilismo in merito all’azione del governo: non ‘possiamo accettare che i malumori all’interno di alcune forze politiche siano sbrigativamente giustificati dalla mancanza di iniziative sul terreno delle riforme quando alcune di esse si sono impantanate per volontà che non sono del partito che rappresento. Questo paese necessita di un governo forte e di una maggioranza che lo sostenga. Condizione che – per Alleanza Popolare – non c’ è o se c’è, a intermittenza‘.
Quindi una constatazione: ‘Al di là del rispetto delle opinioni, per portare a casa il risultato occorre contare sui voti in Consiglio che la maggioranza non ha ‘.
In effetti il governo, sulla carta, può contare su ben 34 consiglieri contro i 24 della opposizione. Eppure spesso va in minoranza a causa della presenza di
franchi tiratori.
Conclusione di Venturini: ‘pretendere di rilanciare obiettivi programmatici quando non ci sono i numeri è quanto meno velleitario‘.
In sostanza se dovesse fallire il previsto incontro di lunedì 18 febbraio fra i partiti che compongono l’attuale maggioranza (Partito dei Socialisti e dei Democratici, Alleanza Popolare, Sinistra Unita e Democratici di Centro), tanto vale andare alle elezioni. Comunque – conclude Venturini – ‘non intendiamo proseguire il cammino all’insegna della incertezza‘.