“Gli industriali alzano continuamente la posta per non arrivare a nessuna firma”. Lo ha detto oggi Marco Beccari agli operai della Libra di Galazzano riuniti in assemblea. Lapidario il segretario CDLS sull’
elenco dei 15 punti targati Anis
per far ripartire la trattativa contrattuale: “Sono solo provocazioni”.
“Da cinque mesi l’Associazione Industriali sta intralciando il confronto a furia di veti incrociati, ed ora che abbiamo proclamato lo sciopero generale spuntano fuori questi 15 punti da discutere al tavolo tripartito. Punti che si possono riassumere così: non vogliamo nessuna regola, nelle aziende facciamo quello che ci pare”, ha spiegato Beccari durante l’assemblea. “L’Anis vuole insomma discutere su tutto: orari, flessibilità, distacchi, mansioni, straordinari. Che dire? Siamo di fronte all’ennesima retromarcia contrattuale, all’ennesima provocazione per non trovare nessun accordo”.
Sullo sciopero generale il segretario della Confederazione Democratica ripete che “il mestiere del sindacato è fare accordi, quindi sino all’ultimo minuto c’è la disponibilità a trovare delle soluzioni serie e praticabili”. Quello che non accetta è “la retorica anti-sciopero” che circola in questi giorni: “Ci accusano di usare strumenti vecchi, mi permetto allora di sottolineare che questa è l’accusa più vecchia del mondo. Lo sciopero – insiste – è una costante della storia dell’umanità, è uno strumento antico, universalmente riconosciuto come un mezzo estremo per migliorare le condizioni di chi lavora, sancito nella Costituzioni di tutti i Paesi democratici. Non capisco dunque questa retorica contro lo sciopero. Lo ripeto: la nostra porta è aperta, aspettiamo risposte concrete sul contratto, gli ammortizzatori sociali, il precariato pubblico e sulle misure anti-crisi ”.