Gentile Direttore,
mi sento in dovere di replicare brevemente a quanto scritto dal sig. Piergiovanni Volpinari. Come avrà notato, nei mesi successivi alle vicende note alla stampa con il nome di Re Nero, ho voluto mantenere un profilo basso per evitare di interferire con il lavoro dei magistrati italiani e delle doverose indagini dalle quali mi auguro verranno messe in luce le nulle responsabilità penali del sottoscritto e degli altri soggetti coinvolti. Non posso tuttavia tacere di fronte ad un attacco che senza esitazione definisco criminale perché va a colpire non tanto il sottoscritto, abituato a leggerne di tutti i colori, ma i dipendenti del gruppo che mi fregio di rappresentare con orgoglio. Risulta pertanto inconcepibile e capzioso mettere in relazione l’indagine Re Nero con il possibile acquisto di Bcs da parte del nostro gruppo. E lo è soprattutto in considerazione del momento difficilissimo del sistema bancario, dell’intero sistema Paese, che imporrebbe di soppesare con attenzione affermazioni assolutamente lontane dal vero. Tengo inoltre a precisare che il mio gruppo non è formato da avvoltoi, piuttosto insieme al governo si sta cercando di tutelare i soggetti deboli, quelli maggiormente a rischio. Sono le parole in libertà, i giudizi sprezzanti fatti senza cognizione di causa ad essere pericolosi e a mettere a rischio il futuro delle persone, frattanto le legittime iniziative giudiziarie sono ancora ben lontane dall’essere concluse. A San Marino come in Italia vige la presunzione di innocenza fino all’ultimo grado di giudizio. Per quanto riguarda Re Nero siamo ancora all’udienza preliminare. Inviterei dunque il sig. Volpinari a visitare la nostra sede in modo che si renda conto che la nostra banca è composta da professionisti seri che per San Marino rappresentano un valore aggiunto e non un motivo di dissenso con altre realtà.
Stefano Ercolani