Attiva-Mente chiede “un piano soccorsi senza barriere anche a San Marino”

Attiva-Mente chiede “un piano soccorsi senza barriere anche a San Marino”

L’Associazione sammarinese continua a guardare con preoccupazione a quanto sta accadendo in Emilia Romagna.

“Oltre alla raccolta fondi per l’Anffas Faenza già avviata – ricorda l’associazione Attiva-Mente – e alla consegna di alcuni montascale portatili, mette a disposizione in questa fase ancora di emergenza il proprio pulmino adattato, in favore, eventualmente, di persone sfollate con difficoltà motorie.

Nell’esprimere ancora, dunque, vicinanza a tutte le persone colpite dall’alluvione, consapevoli che calamità naturali principalmente legate al cambiamento climatico saranno eventi a cui, purtroppo, dovremo prepararci e al meglio in futuro, desideriamo informare gli Uffici preposti sammarinesi, la Protezione Civile in particolare che, nel momento in cui questa emergenza sarà alle spalle, saremo pienamente disponibili come certamente lo saranno altre associazioni, a dare un contributo in termini di esperienza/formazione al fine di elaborare ed organizzare con strumenti e modi corretti anche in Repubblica, un Piano soccorsi (ai sensi dell’art.3 punto 2 Legge 27 gennaio 2006 n.21) specifico per le persone con disabilità qualora si dovessero verificare fenomeni di questa natura o incendi, terremoti, ecc.

L’Articolo 11 (Situazioni di rischio ed emergenze umanitarie) della Convenzione delle Nazioni Unite per la tutela dei Diritti delle persone con disabilità, recita: “Gli Stati Parti adottano, in conformità agli obblighi derivanti dal diritto internazionale, compreso il diritto internazionale umanitario e le norme internazionali sui diritti umani, tutte le misure, incluse le situazioni di conflitto armato, le emergenze umanitarie e le catastrofi naturali”. Mentre l’articolo 4 comma 3 della stessa Convenzione, suggerisce appunto di coinvolgere direttamente le associazioni di persone con disabilità e le loro famiglie.

Come saprà molto meglio di noi il Servizio di Protezione Civile della Repubblica di San Marino, esistono protocolli che consentono di affrontare in maniera appropriata le differenti situazioni attraverso prassi e strumenti tecnici definiti a livello internazionale. Il Documento di riferimento principale è la “Carta di Verona” sul salvataggio delle persone con disabilità in caso di disastri (2007), che illustra in maniera completa i principi generali a cui attenersi.

Le persone con disabilità negli scenari emergenziali sono quelle che vivono la maggior condizione di vulnerabilità, la loro protezione e il loro salvataggio è uno di quei diritti sanciti dalla Convenzione che, come altri purtroppo, ancora non ha trovato attuazione nel nostro ordinamento.

Nel renderci dunque disponibili ad ogni forma di collaborazione, auspichiamo la definizione in un futuro non troppo lontano, di uno specifico Piano soccorsi per le persone con qualsiasi disabilità in contesti delicatissimi e difficilissimi come quello che stanno vivendo le popolazioni a noi limitrofe”.

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