Attivati a Rimini 100 posti negli asili nido

Attivati a Rimini 100 posti negli asili nido

Servizi educativi a Rimini: aumentano il servizio pubblico e l’accessibilità ai nidi grazie all’attivazione di 100 posti, frutto del rinnovo della convezione con i gestori convenzionati.

L’offerta di posti nei nidi riminesi, fa sapere in una nota il Comune di Rimini, “si amplia grazie all’investimento pubblico e al rinnovo della convenzione con i gestori convenzionati approvata dalla giunta comunale”.

L’investimento pubblico di 250mila euro, tra fondi comunali e contributi statale e regionali, “permetterà al sistema convenzionato di attivare circa 100 posti, ampliando la disponibilità per le famiglie“.
Di questi, “circa 40 saranno implementati come servizio pubblico aggiuntivo nelle strutture convenzionate”.
Gli altri, “già 61 da settembre 2022 ad oggi, sono stati autorizzati nelle strutture convenzionate operanti nel territorio comunale, con un incremento (inedito) rispetto alla dotazione storica privata di quasi il 20%, alla quale si somma il fatto che quasi tutti i nidi privati hanno utilizzato l’overbooking consentito dalla legge rispetto ai parametri strutturali”.

“Un investimento forte – spiega Chiara Bellini, vice sindaco con delega alle Politiche Educative del Comune di Rimini – che va nella direzione del potenziamento del servizio pubblico e del sostegno al sistema convenzionato territoriale, implementando la disponibilità a favore delle cittadine e dei cittadini. Più in generale, le misure comunali della gratuità e del sostegno all’accessibilità, stanno generando un impatto sul complessivo sistema di offerta locale, pubblico e convenzionato, di servizi educativi 0-3. Mediante la duplice leva voluta dall’Amministrazione comunale, quella economica dell’abbattimento della retta e quella degli standard qualitativi offerti da un coordinamento pedagogico,  Rimini sta incrementando l’offerta complessiva di posti nido nel territorio , avvicinandosi progressivamente all’obiettivo fissato dal Consiglio europeo, e ora anche obiettivo nazionale, di garantire la copertura dei servizi integrati 0-3, ad almeno il 33% della popolazione residente”.

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