Alda Maggi soffia su 100 candeline, gli auguri della città di Rimini

Alda Maggi soffia su 100 candeline, gli auguri della città di Rimini

Alda Maggi festeggia il secolo di vita: il segreto dei suoi 100 anni tra passeggiate, dolci e ottimismo. Gli auguri della città di Rimini.

“Il segreto di Alda per arrivare a 100 anni? Le lunghe passeggiate quotidiane e i 90 scalini per salire nel suo appartamento (vietato l’ascensore), l’appetito che non manca mai, soprattutto per i dolci, e uno sguardo positivo alla vita: alla domanda ‘come stai?’, la risposta è sempre ‘bene!’. È questo l’elisir di lunga vita di Alda Maggi che, l’altro giorno, ha festeggiato il secolo di età, con un compleanno speciale circondata dall’amore della sua famiglia: il figlio Alvaro e la moglie Lucia, il nipote Andrea e la moglie Laura, la nipote Lara, i bisnipoti Davide e Gaia, il fratello Alberto e il nipote Luca”, spiega in un comunicato il Comune di Rimini.

“Una giornata a dir poco indimenticabile alla quale ha partecipato anche l’assessore comunale Francesca Mattei, che le ha portato un bel mazzo di fiori e la lettera di felicitazioni a firma del sindaco: un augurio simbolico a nome di tutta la città di Rimini“, riporta la nota.

Ecco una breve biografia di Alda Maggi: “Alda è nata il 12 dicembre del 1923 a Quota, un piccolo borgo nel comune di Poppi (Ar) nel Casentino. Dopo un breve periodo, si trasferisce con la famiglia nel vicino paese di Bibbiena, dove il padre Sabatino apre un negozio di generi alimentari, oggi gestito dal fratello Alberto, che ha festeggiato 90 anni lo scorso febbraio. Diplomata maestra elementare, si recava all’istituto magistrale di Arezzo tutti i giorni in treno. Dopo la fine della guerra, inizia a insegnare nei paesi circostanti, oltre ad accompagnare qualche gruppo di bambini nelle colonie estive alle Navi di Cattolica: così scopre la Romagna e il mare. Il destino le fa incontrare un giovane riminese, Alfio Poluzzi, che si recava a Bibbiena per comprare il materiale edile, indispensabile a ricostruire la Rimini bombardata. Dopo qualche anno di fidanzamento a distanza, nel 1949 si sposano e Alda si trasferisce a Rimini, nel borgo San Giuliano. L’anno successivo nasce il figlio Alvaro. Tra gli anni ’70 e ’80 gestisce un albergo a Marina Centro con il figlio e il marito. Purtroppo, in quegli anni, il marito viene a mancare, ma Alda trova la forza di continuare e, con gioia, diventa nonna e, negli ultimi anni, bisnonna. Con i nipoti e bisnipoti, Alda ritorna con entusiasmo al ruolo maestra: chiedere le tabelline, correggere i verbi e ripassare il latino, oltre a raccontare i suoi tempi toscani dell’infanzia e del difficile periodo della guerra. Abile risolutrice di cruciverba della settimana enigmistica, negli anni ha imparato a cucinare piada e tagliatelle, ma senza dimenticare cantuccini e vin santo. Dopo più di 70 anni a Rimini, continua a essere fiera del suo accento toscano, che ha mantenuto intatto”.

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