Il Sindacato contesta l’aumento delle tariffe: Non è stato previsto nessun meccanismo di tutela delle fasce sociali con redditi più bassi, così come non si sa nulla su cosa succederà nei prossimi anni. E’ dura la denuncia del Sindacato per gli aumenti che tra febbraio (aumento medio per gli usi domestici di circa il 10%) e luglio (+ 5%) graveranno sulle famiglie sammarinesi con 185 euro di spese in più.
In dettaglio pagheremo, a quanto riportato da L’Informazione,
dal primo febbraio:
gas +14%; acqua +6%; energia elettrica +8%; rifiuti solidi urbani +7; depurazione delle acque +5%
da luglio:
gas +4%; acqua +5%; energia elettrica +8%; rifiuti solidi urbani +7; depurazione delle acque +4%.
Motivazioni degli aumenti da parte del governo:
considerevole aumento dei prezzi d’acquisto, necessità di adeguamento dopo quasi 8 anni dall’ultimo aggiornamento … purtroppo inderogabile anche per evitare pesanti perdite e assicurare all’azienda un recupero di redditività indispensabile per affrontare gli investimenti e garantire i necessari adeguamenti economici.
E per quanto riguarda lo smaltimento dei reflui, dice la Csdl, a quanto riportato su L’Informazione: devono essere le imprese che producono reflui inquinanti quelle che devono assumersi per intero i costi dell’opera di depurazione e smaltimento, secondo il principio di equità, costi che non devono gravare sull’intera comunità.
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