Aziende in crisi nella Repubblica di San Marino

Aziende in crisi nella Repubblica di San Marino

Ottobre di crisi per l’industria sammarinese: brusca frenata per le vendite, Cassa Integrazione per 11 nuove aziende


La situazione di grave difficoltà dell’economia internazionale tocca anche la Repubblica di San Marino. L’ultima riunione del Consiglio Direttivo dell’Associazione Nazionale dell’Industria Sammarinese ha evidenziato la preoccupazione da parte degli imprenditori sammarinesi, così l’ANIS ha dato vita ad un’immediata indagine statistica interna mediante un questionario, proprio per verificare l’effettiva gravità della crisi che sta avanzando.

Purtroppo è emerso che le prime risposte non sono state positive. Effettivamente si è verificato una brusca frenata delle vendite, quantificabile per quello che riguarda talune aziende sammarinesi anche in un 50%.

Preoccupante anche il dato relativo alla Cassa Integrazione: sono già 11 infatti le nuove aziende costrette a ricorrere all’ammortizzatore della Cassa, fra l’altro comprese anche alcune imprese che mai fino ad ora lo avevano fatto.

“Di crisi economiche – fanno sapere dall’ANIS – se ne sono viste diverse negli ultimi anni, le più difficili nel 1983 e nel 2000. Siamo consapevoli, oggi, che ci aspetterà un 2009 molto duro. Ma le imprese sammarinesi sono sane e intendono guardare al futuro continuando a tenere i piedi ben saldi a terra e affronteranno questa ennesima prova con grande convinzione e serenità.”

Se da un lato l’economia sammarinese è inevitabilmente investita dalla situazione della grave crisi internazionale, dall’altro non va dimenticato che molti dei problemi che San Marino ha dovuto affrontare e sta affrondando oggi, in questi ultimi anni sono figli di una instabilità politica che ha minato lo sviluppo del Paese.
Le elezioni del 9 novembre devono rappresentare un punto di svolta. “La coalizione che uscirà vincente da questa tornata elettorale – sottolinea l’ANIS – avrà l’obbligo di garantire un futuro dignitoso al Paese. E l’unico modo possibile sarà tramite una forte discontinuità nei modi e nei contenuti dell’azione, così come è stata portata avanti in questi ultimi dieci anni.”

Così, a margine delle considerazioni sull’attuale situazione di crisi economica e alla vigilia delle elezioni, l’appello dell’Associazione Nazionale dell’Industria Sammarinese all’intera classe politica è quello di incominciare già dalla prossima settimana a lavorare per dare una risposta a due priorità assolute: la normalizzazione dei rapporti con l’Italia – con la firma dell’Accordo di Cooperazione e non solo – e la nomina immediata del Presidente di Banca Centrale, nomina attesa dallo scorso mese di gennaio. E poi immediatamente a ruota devono venire la riforma della PA per una Pubblica Amministrazione sempre più efficiente, il completamento della riforma pensionistica e le risposte alle indispensabili richieste di ampliamento delle industrie sammarinesi che ne hanno fatto richiesta.
ANIS

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