Banca Centrale di San Marino e Governo

Banca Centrale di San Marino e Governo

(DIRE) San Marino, 16 feb. – I Socialriformisti si aspettano un
“chiarimento profondo” da parte del governo, nella seduta
straordinaria del Consiglio grande e generale che si aprira’
domani. L’occasione per ribadirlo e’ l’incontro con la stampa
organizzato in mattinata nella loro sede di Tavolucci, per
ricordare la seconda parte di Sanmarinofutura, appuntamento
previsto domani sera, alle 20.30, nella Casa del Castello di
Domagnano, in cui sara’ discusso il progetto economico a firma
dei Socialriformisti, insieme ai rappresentanti di dodici
organizzazioni sindacali, di categoria, culturali e ambientali
del Titano. Ma la vigilia del Consiglio straordinario e’
soprattutto l’occasione per affilare le armi. “Domani deve
arrivare un messaggio preciso dal governo- chiede Simone Celli,
segretario- che faccia capire le ragioni della deriva
conflittuale condotta fino ad oggi”. Dall’opposizione, manda a
dire il Psrs, non resteranno con le mani in mano ad ascoltare.
Di fronte alle accuse pesanti di ingerenze e pressioni
lanciate dalla lettera di dimissioni di Biagio Bossone e Luca
Papi, presidente e direttore Bcsm, “si rende necessario un
chiarimento profondo sulle accuse- prosegue Celli- maggioranza e
governo devono assumersi le proprie responsabilita’”. Grande e’
quindi il rammarico per il rifiuto dell’esecutivo alla richiesta
avanzata dai Socialriformisti “oltre un mese” fa per un’audizione
in Commissione finanze con i vertici Bcsm “per capire le ragioni
della conflittualita’”. Allora il governo “ha posto un veto-
precisa Celli- cosa doveva nascondere?”. Eppure, denuncia il
segretario Psrs: “Impedire la convocazione di un’audizione e’
stato un atto irresponsabile, molti problemi potevano essere
evitati”.
Il capogruppo Paolo Crescentini
motiva quindi la richiesta avanzata ieri dalla minoranza
all’ufficio di presidenza di portare in seduta segreta i
dimissionari Papi e Bossone. “Non e’ nostra intenzione
trasformare il Consiglio in un tribunale- spiega- come temeva la
maggioranza”. Piuttosto, e’ una questione di chiarezza: “Abbiamo
ascoltato solo una campana- prosegue il capogruppo- quella del
governo, e una sola voce, quella del segretario per le Finanze,
ma non abbiamo avuto la possibilita’ di ascoltare l’altra parte
in causa”. Crescentini promette quindi battaglia per domani
quando “il nostro gruppo consiliare fara’ sentire la propria voce
per chiedere ulteriore chiarezza”.
Chiude il giro degli interventi il presidente Paride Andreoli
che ribadisce l’impegno del partito: “Siamo a disposizione del
Paese e siamo pronti ad appoggiare ogni intervento che vada in
favore della collettivita’”. Infine, i vertici del Psrs
riassumono la posizione sottoscritta ieri sera da tutto il gruppo
consiliare che chiede “totale chiarezza su una vicenda che ha
molte zone d’ombra e che ha arrecato danni enormi all’economia e
all’immagine del nostro Paese”.

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