Banca Centrale di San Marino. Il Presidente Clarizia a domanda risponde

Banca Centrale di San Marino. Il Presidente Clarizia a domanda risponde

Annalisa Borselli di Corriere Romagna San Marino ha intervistato il prof. Renato Clarizia, Presidente di Banca Centrale della Repubblica di San Marino

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Dottor Clarizia, la crisi è arrivata anche a San Marino. Quando crede se ne uscirà? Che ruolo può avere il sistema bancario? «E’ il mercato che lo dirà. Ciò che noi stiamo ora cercando di fare è istituire un sistema finanziario credibile nei confronti degli investimenti stranieri. San Marino oggi è visto come un luogo in cui ci sono trasparenza e controlli. Non è più un paradiso fiscale, non è più etichettabile con questo termine. San Marino si sta normalizzando ed è ora di cominciare a parlare del bicchiere mezzo pieno».

Come si fa a riconvertire un sistema? «Va professionalizzato tutto l’ambito degli operatori delle banche e della finanza. San Marino può uscirne se diventa una piazza nella quale si può reinvestire, grazie ad una semplificazione amministrativa e ad un sistema di agevolazioni fiscali che non vuol dire evasione ma rispetto delle normative di uno Stato sovrano. Appetibilità, trasparenza e chiarezza nel rispetto delle norme devono essere le nostre parole chiave. Dobbiamo dare garanzie agli investitori anche attraverso i controlli».

Crede che sia davvero una strada percorribile? «E’ solo un problema di controlli e di efficacia di questi ultimi da parte di tutte le autorità. Se ognuno fa la propria parte con modestia e calma si può migliorare. Bisogna essere rigidi ma non severi e cercare di rispettare le regole. Forse questo è mancato nel passato».

 Lei ha più volte parlato, fin dal momento del suo insediamento nel dicembre del 2010, della necessità di istituire una centrale dei rischi. Di che cosa si tratta? A che punto sono i lavori? «Si tratta di un sistema informatico cui tutte le banche possono accedere, così come avviene in Italia, e serve a monitorare il rapporto banca-cliente. Consente agli istituti di credito di accedere ad un database che registra tutti prestiti che il cliente può aver chiesto ad altre banche. Serve a prevenire le passività degli istituti. C’è già una commissione al lavoro per renderla operativa e credo che lo possa diventare pienamente alla fine dell’anno».

Leggi l’intero articolo di Annalisa Borselli, Corriere Romagna San Marino

Il sistema finanziario sammarinese era arrivato a contare – l’ultimo nel 2009 – 72 ‘soggetti autorizzati’: dodici banche e sessanta tra finanziarie, fiduciarie, società di gestione, compagnie
d’assicurazioni.

Vedi: Raccolta al 30 giugno 2011 comparata col 2007

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