L’Agenzia Dire nel resocontare la conferenza stampa tenuta dai vertici della Cassa di Risparmio della Repubblica di San Marino
in risposta alle affermazioni di Fiorenzo Stolfi del Psd in Consiglio, ha scritto: Il presidente della Cassa di risparmio di San Marino, Leone Sibani, presentando
alla stampa i dati del bilancio 2010, spiega dunque il mancato acquisto di
Bac, sottolineando che si e’ trattata di una scelta ponderata. E replica alle
insinuazioni, messe in bocca, a suo dire, da un “suggeritore bolognese” al
consigliere del Partito dei socialisti e dei democratici, Fiorenzo Stolfi, su
una possibile indagine di Bcsm ai danni di qualche membro del cda.
L’istituto di vigilanza nel 2007 ha avviato “un’indagine ispettiva
conclusa qualche settimana fa”, invitando i consiglieri di allora “a fornire
risposte su cio’ che non e’ ancora chiaro.
Io non sono stato convocato
semplicemente perche’ ai tempi non ero presidente e amministratore delegato”.
La stessa Agenzia Dire riporta la controreplica di Stolfi che ha tenuto a sua volta una conferenza stampa: A Stolfi non piace la presa di distanze di Sibani dall’indagine avviata nel
2007 da Bcsm ai membri del Cda e del collegio sindacale, da cui lui risulta
escluso, per la decisione di coprire finanziariamente le quote Sopaf anche per
conto di Mario Fantini, ex dirigente, e di Estuari. E’ vero che allora Sibani
non aveva incarichi in Cassa di Risparmio, spiega Stolfi, ma “nel bilancio 2009,
che porta la sua firma in calce, quelle voci figurano”.
Stolfi era arrivato ad affermare che da parte della Bcsm ci sarebbe in corso addirittura un’azione di responsabilità verso amministratori e sindaci del periodo in questione. Azione che invece spetta, anche in base alle leggi sammarinesi, solo a chi detiene la proprietà della banca (esempio, nel caso, la Fondazione San Marino).