La vicenda Banca del Titano è la riprova della licenza ad operare rilasciata dai governanti della Repubblica di San Marino nell’ultimo decennio a
pirati della finanza che hanno adoperato San Marino come covo, in quanto luogo senza regole.
Addirittura si è arrivati a ricattare gli stessi sammarinesi fino a costringerli a
versare 500 euro a testa per coprire le loro malefatte.
Dei responsabili della vicenda non si conoscono nemmeno i nomi.
Nessun processo penale o civile è in corso.
I politici coinvolti nella vicenda che si è svolta sotto ben tre governi, quello straordinario, terminato nel giugno 2006, ed il primo ed il secondo governo post giugno 2006 – politici sia di maggioranza che di opposizione – continuano o a tacere o a farfugliare di cose senza senso, visto che in concreto ancora non è stato recuperato nemmeno un euro.
Vedi articolo specifico di sintesi della vicenda.