Enrico Chiavegatti – Corriere Romagna: Il corpo dilaniato è stato avvistato solo ieri mattina dal macchinista di un convoglio passeggeri diretto da Ravenna a Rimini / Fugge dal centro di riabilitazione / Ucciso nella notte da un treno / Dalle impronte digitali la conferma che si tratta di un 41enne riccionese
BELLARIA IGEA MARINA. Dalla struttura riabilitativa “Il glicine” dove l’Azienda Usl Romagna segue pazienti con patologie psichiatriche non gravi o comunque non pericolose per sé e gli altri, poteva uscire tranquillamente tutti i giorni. Bastava presentarsi alla “portineria”, farsi riconoscere dall’infermiere o dall’Oss di turno per andare al bar o far due passi in città. Uno status riacquistato dopo un breve periodo di restrizioni seguite a una scappatella non autorizzata per raggiungere i parenti che abitano nel riccionese. Regime restrittivo che però sarebbe stato obbligatoriamente reintrodotto già da ieri dopo che domenica sera, senza un motivo, ha aspettato che si avvicinasse l’orario della ritirata, per scavalcare una recinzione della casa di viale Pinzon per darsi alla macchia. Una fuga scoperta al momento del contrappello, denunciata ai carabinieri della locale stazione a mezzanotte, dopo il secondo conteggio dei pazienti presenti, che è diventata storia di una tragedia alle 7,30 di ieri mattina quando il macchinista di un treno della linea Ravenna-Rimini ha chiamato il 112, dicendo di aver notato sparsi sulla massicciata poveri resti umani. (…)