Benedetto XVI a San Marino. I rimproveri. Anna De Martino, NQRimini

Benedetto XVI a San Marino. I rimproveri. Anna De Martino, NQRimini

Nuovo Quotidiano di Rimini Cronaca San Marino

L’analisi 

I RIMPROVERI  DI BENEDETTO  A SAN MARINO 

di ANNA DE MARTINO 

 

– Dopo la festa, la celebrazione,  l’emozione e la grande ripresa d’immagine  del Titano, che con la visita del  Papa ha potuto mostrare il suo volto migliore,  sono d’obbligo alcune riflessioni.  Non è dato sapere quello che in colloquio  privato ha detto ai Capitani Reggenti, ma  ciò che Egli ha invece sottolineato nel suo  intervento in Consiglio sì. Così come è bene  ricordare quello che ha detto nell’Omelia  durante la messa a Serravalle. Insomma,  qualche frase prunciata dal Papa, vale la  pena riprenderla anche oggi, tralasciando,  solo per necessità di sintesi, un’analisi dell’intervento  del vero artefice della venuta  di Benedetto XVI a San Marino, il vescovo  Luigi Negri, che ha sottolineato come “la  ricchezza di questo popolo sia stata la sua  fede”, ma anche come siano state generose  le offerte per le opere di carità del Vaticano,  di banche, istituzioni e cittadini della  diocesi che nei giorni passati si sono visti  recapitare a casa un bollettino postale per  fare, a scelta s’intende, un versamento.  Benedetto XVI ha puntato sul recupero dei  valori per una società fondata, non solo da  un Santo, ma nello spirito cristiano che è  eredità ben più onerosa. Nell’Omelia ha  parlato di accoglienza, e degne condizioni  di vita ai profughi. Ma ha anche parlato  della smania di potere e dell’edonismo.  Dritto al cuore del problema Benedetto  XVI, ha ricordato che “anche qui (a San  Marino ndr) non mancano difficoltà (…)  dovuti a modelli edonistici (…) Si è insinuata  la tendenza a ritenere che la ricchezza  dell’uomo non sia la fede”. Il Papa poi  ha detto in Consiglio “che è nella fase di  relativa abbondanza – parlando del Dopoguerra  sammarinese, ma non solo – che  si verifica lo smarrimento del senso cristiano  della vita”. Certo, ha detto di aver visto  che la società sammarinese “conserva le  migliori energie come dimostrano le iniziative  caritative e di volontariato”. Ma a  parte questo, il resto è stata una dura condanna  a tutto il life style sammarinese. Ai  frontalieri, come famiglie messe a dura  prova dalle tasse, la solidarietà del Papa.  Altra penitenza per San Marino. E se dal  Papa San Marino si attendeva – i n g e n u a m e n te  – una soluzione alla crisi economica  dovuta ai rapporti con l’Italia, beh qualcuno  sicuramente è rimasto deluso. Sempre  che nelle segrete stanze non si sia trattato  qualcosa di più temporale. E questo lo capiremo  nei prossimi mesi.    

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