Super rincari delle bollette a San Marino, Cdls chiede un incontro al governo

Super rincari delle bollette a San Marino, Cdls chiede un incontro al governo

Bollette di acqua, luce e gas alle stelle: si parla di una richiesta di aumenti avanzata dall’Aass all’Authority per i servizi pubblici ed energia pari al 40% per il gas, 40% per l’acqua e addirittura 45% per l’energia elettrica. La Confederazione democratica lavoratori sammarinese ha definito alcuni punti fermi che devono orientare le future decisioni rispetto al tema del caro-bollette per attenuare l’impatto sui bilanci familiari.

Lo afferma la Confederazione democratica lavoratori sammarinese, spiegando in una nota di aver “incontrato lo scorso 9 dicembre, assieme alle altre parti sociali, Marco Affronte, presidente dell’Authority per i servizi pubblici e l’energia”.

Il confronto è stato “molto apprezzato” e “ha permesso di portare a conoscenza dell’autorità regolatoria delle tariffe le posizioni del sindacato e delle associazioni dei consumatori”; con l’occasione “si è rivolto l’invito a ripetere con maggior frequenza incontri di questo tipo”.

“I mega rincari paventati per le bollette delle utenze domestiche – sottolinea il segretario generale della Cdls, Gianluca Montanari – è uno dei temi caldi al centro dell’attenzione delle parti sociali e delle famiglie sammarinesi. Le percentuali in gioco, inevitabilmente, metteranno in difficoltà i bilanci di moltissimi nuclei familiari ed, in particolare, di quelli più numerosi, giovani coppie, monoreddito e dei pensionati con pensioni medio-basse”.

“Il tema dei rincari – prosegue Montanari – impone un approfondito confronto con il governo e non può limitarsi a una presa d’atto da parte di organismi tecnici. Anche nella vicina Italia si sta rilevando una grande sensibilità riguardo al tema degli aumenti delle utenze e si stanno ponendo in campo interventi economici rilevantissimi per calmierare l’impatto sulle famiglie. Per la Cdls, non è quindi accettabile sentir parlare da parte di esponenti del governo di modelli assistenziali da abbandonare quando si tratta di intervenire a tutela delle famiglie, delle giovani coppie e dei pensionati a reddito medio-basso”.

“Per noi – afferma ancora Montanari  –, il tema delle super-bollette non può essere svincolato da altri temi di rilevante importanza per il sindacato come: rinnovo dei contratti di lavoro, confronto coordinato sulle altre riforme in cantiere: pensioni, Igr, Iva sammarinese, sviluppo, occupazione e mercato del lavoro, che potrebbero comportare ulteriori sacrifici a famiglie, lavoratori, giovani e pensionati; tutti devono contribuire, ivi comprese anche le aziende che hanno accordi di favore con fornitori diversi dall’Azienda dei Servizi, il cui disavanzo ha origini diverse e non può essere appianato con l’aumento applicato alle sole famiglie”.

“Se da un lato è vero che le tariffe delle utenze sono ferme da molti anni – asserisce infine il segretario generale della Cdls – è anche vero che sorgono spontanee alcune domande. Come mai l’Aass, dopo aver conseguito per molti anni bilanci positivi grazie all’intermediazione energetica, non ha messo a riserve questi proventi in maniera di calmierare i possibili futuri aumenti? Perché non sono stati effettuati da Aass acquisti differiti di energia in momenti in cui i prezzi sui mercati erano più bassi? Sono molte le domande in attesa senza replica, ma per la Confederazione democratica le risposte devono arrivare dal governo! Invitiamo l’Authority ad informarci sugli ulteriori approfondimenti che sta effettuando e ad attendere l’indispensabile confronto tra parti sociali, le Assoconsumatori ed il governo per affrontare il tema dei super rincari delle utenze in maniera equilibrata e concertata. A tal fine la Cdls si attiverà per coordinarsi con le altre organizzazioni sindacali e chiedere all’esecutivo un incontro specifico su questo tema”.

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