BRASILE E CHIESA CATTOLICA: BASTA COL CELIBATO DEI PRETI

BRASILE E CHIESA CATTOLICA: BASTA COL CELIBATO DEI PRETI

APPROFONDIMENTO

Si riporta di seguito un articolo di approfondimento tratto da www.giannimina-latinoamerica.it

BRASILE E CHIESA CATTOLICA: BASTA COL CELIBATO DEI PRETI

Il problema del celibato è sul tappeto nella chiesa più progressita
Gennaro Carotenuto (24 febbraio 2008)

La chiesa cattolica brasiliana è sempre stata la punta di lancia di quel percorso che dal Concilio Vaticano II, passando per il Congresso Eucaristico di Medellin del 1968, ha scelto nel proprio apostolato i poveri come opzione primaria. Da Helder Camara a Frei Betto, la teologia della liberazione, colpita duramente ma mai domata dalla linea di chiusura decisa da Papa Wojtyla, verso questa interpretazione della fede, è sempre stata al fianco dei movimenti sociali e popolari del paese e vicina anche nelle gerarchie al Partito dei Lavoratori di Lula. Adesso quella chiesa vuole condurre un’altra battaglia, questa volta personale, quella contro il celibato dei sacerdoti.

Il Monastero di Itaici, nello stato di San Paolo, ha ospitato la settimana scorsa il 12° Incontro nazionale brasiliano di sacerdoti. Ne è uscito un documento importante, firmato finora da 500 sacerdoti. Il documento, analizzando la crisi di vocazioni che tocca anche il Brasile, e la “concorrenza” delle chiese protestanti, chiede che la chiesa cattolica passi da uno a due tipi diversi di vita sacerdotale: uno legato agli ordini religiosi liberi di scegliere di mantenere il celibato e collegato al voto di castità, l’ altro, che prescinda da tale voto e che permetta il matrimonio dei preti.

In Brasile, in maniera forse più pronunciata che nel resto del mondo cattolico, esistono migliaia di ex-sacerdoti che hanno dovuto rinunciare al loro stato per sposarsi. Il documento chiede esplicitamente di riammetterli. Inoltre chiede di considerare anche le persone sposate degne di poter accedere al sacerdozio. A tali misure, che come testimonia la recente lettera del teologo tedesco Robert Zollitsch, sono già oggetto di un dibattito mondiale, si aggiungono inoltre altre richieste importanti, come l’accesso ai sacramenti per i divorziati e la democratizzazione dell’elezione dei vescovi.

La petizione sarà inoltrata in Vaticano al presidente della Congregazione del Clero presieduta dal cardinale brasiliano Claudio Humes. Molto vicino al Presidente Lula, già papabile nell’ultimo conclave e considerato tra i possibili successori di Benedetto XVI. Humes si era espresso in passato per un’apertura, dichiarando che non esistevano ragioni teologiche per mantenere il celibato.

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