Camera di Commercio, indagine sullo stato della aziende

Camera di Commercio, indagine sullo stato della aziende

Analisi congiunturale Camera di Commercio: focus sul settore manifatturiero


E’ un generale clima di preoccupazione quello che caratterizza il settore manifatturiero sammarinese.
Lo si evince dall’analisi congiunturale che la Camera di Commercio S.p.A. ha presentato la settimana scorsa (21 aprile n.d.r.) e che ha preso in considerazione un campione rappresentativo di circa 400 aziende del territorio per testare l’impatto della crisi economica in Repubblica nel primo trimestre del 2009. Un’analisi che rileva una situazione tutt’altro che positiva per il comparto produttivo.
All’interno di un intervallo da 0 a 200 in cui 100 segna il livello di sufficienza, il clima di fiducia del settore manifatturiero infatti si attesta su 64.5, di qualche punto più basso rispetto all’Italia e ai paesi della zona Euro. Sebbene il livello di scorte nei magazzini risulti essere adeguato per il 51.3% delle imprese, l’abbassamento dell’indicatore di fiducia è il risultato di una significativa contrazione degli ordini in portafoglio giudicati al di sotto della norma per il 56.6% degli intervistati e di un forte pessimismo per le previsioni di breve periodo in termini di produzione attesa. Diversi i fattori che stanno limitando l’attività delle imprese: al primo posto la domanda insufficiente per il 58.3%, seguito dai vincoli finanziari per il 14.3%.
Significativo anche il dato relativo alle esportazioni che rileva come il 75.2% delle imprese abbia registrato un livello degli ordini in portafoglio provenienti dell’estero al di sotto della norma.
In questa cornice, gli imprenditori riconoscono il positivo rallentamento della corsa dei prezzi delle materie prime che per il 64.1% avrà un impatto stabile sui costi di produzione.

Va anche annotato come il 30% delle aziende del tessuto manifatturiero intenda affrontare la crisi investendo principalmente nel miglioramento del processo produttivo e nell’innovazione, che il 50% prevede di finanziare con mezzi propri. Dall’analisi scaturisce altresì la forte volontà delle aziende di tutelare le proprie professionalità interne, con il 79.8% delle aziende che ha preferito non avvalersi della Cassa Integrazione.

Riscontrato infine qualche ostacolo nei rapporti con le banche per circa il 28% delle imprese, di cui il 48.9% lamenta un aumento dei costi dei servizi offerti e il 13.7% riscontra difficoltà nella concessione di una linea di credito.

Di buon auspicio il commento di Simona Michelotti, Presidente della Camera di Commercio:”Facendo parte del settore manifatturiero, interpreto la volontà di investire manifestata dal 30% delle aziende come una reazione alla crisi che si sta allontanando, almeno psicologicamente, da noi imprenditori. Questo dimostra che siamo pronti a rimboccarci le maniche e a guardare al futuro con coraggio e una buona dose di ottimismo”.

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