Sul blog ‘Guardie o ladri‘ di Roberto Galullo di IlSole24Ore a proposito della
indagine Varano,
in cui è implicata Carisp San Marino, è riportato quanto raccontato dal dr. Mario
Fantini al pm Fabio di Vizio sul suo arrivo nella Carisp come direttore e sulle ragioni che lo hanno spinto a creare Delta.
“Alla Cassa di Risparmio – dice convinto Fantini – ho dato subito delle regole, in particolare di non accettare clienti sconosciuti. Del cliente volevo sapere nome, cognome, indirizzo, dove viveva, con chi mangiava e con chi andava a letto. Lei si figuri che all’epoca a San Marino non c’era la vigilanza bancaria quando sono andato a lavorarvi. Se San Marino non è diventato un covo di banditi lo si deve al sottoscritto anche perché alla politica non gliene fregava niente. Loro erogavano licenze e io revocavo i fidi. Era un feudo politico: date lavoro al figlio di X e la Cassa lo dava. Se veniva, faccio solo per dire, Gatti e diceva: “Assumente la figlia della cameriera”, la figlia della cameriera veniva assunta. Fino a pochi anni fa, come direttore della Cassa, non avevo poteri autonomi. Per dare affidamenti a qualcuno dovevo andare in Consiglio. Non era presente autonomia di credito riferibile al mio ruolo. Quando abbiamo fatto la Spa sono cambiate le regole. Si trattava di un feudo politico, almeno quando sono arrivato io. In questo feudo politico io, secondo il mio carattere, ho dato regole nuove a causa delle quali mi sono spesso trovato in contrasto. Ogni dipendente, in quegli anni, faceva 12 giornate all’anno di corso”.
Fantini racconta poi la ”svolta” indotta dal fatto che la Cassa investiva solo in titoli o in impieghi interbancari. “Io dicevo e spiegavo alla politica – racconta Fantini – che prima o poi tale situazione sarebbe finita. Abbiamo quindi pensato di andare a fare attività in altri Paesi ma ciò ci è stato bloccato a causa della mancanza di trattati. Abbiamo quindi pensato di fare credito al consumo inizialmente con Carifin, 100% Cassa di Risparmio, così come 100% Cassa di Risparmio era Delta”.