Cattolica. Insulti omofobi all’arbitra 16enne dai genitori dei baby calciatori

Cattolica. Insulti omofobi all’arbitra 16enne dai genitori dei baby calciatori

Rassegna stampa – Offese e minacce dagli adulti per un tempo intero alla ragazza di pochi mesi più grande dei loro figli. Il giudice sportivo: «Funzione educativa svilita». Tre gare a porte chiuse. La società: «Ci scusiamo»

Francesco Barone – Mamme e papà di ragazzini che ancora non hanno compiuto 15 anni che offendono con «oscenità ripetute ed espressioni omofobe» l’arbitra, più grande dei propri figli solo di qualche mese. L’ultima follia di un tifo sempre più malato e sempre più violento arriva dal campionato Under 15 di calcio della provincia di Rimini. Protagonisti dell’indegno episodio sono i genitori della squadra di calcio del Città di Cattolica. La partita in questione è quella andata in scena lo scorso 8 marzo con il Rivazzurra. «Rilevata l’inaccettabile condotta del pubblico sostenitore dell’Asd Città di Cattolica – si legge nel dispositivo del Giudice sportivo del Comitato di Rimini, avvocata Maria Luisa Trippitelli – che per l’intera durata del secondo tempo ha insultato e minacciato il direttore di gara con oscenità ripetute, espressioni omofobe e lesive della dignità personale del direttore di gara e del tutor arbitrale ivi presente (…) La stessa società che dovrà pagare un’ammenda di 200 euro per le intemperanze di un gruppo di sostenitori che ha «insultato per l’intera durata del secondo tempo con espressione letterali ‘arbitro di m.., asino giallo, carogna ti veniamo a prendere a casa, ti rompiamo il c… a te, il tuo tutor, froci, vaff…, testa di ca.., bastardo». (…)

Articolo tratto da Il Corriere di Romagna

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