Cis, Massimo Merlino all’Agenzia Dire sull’acquisizione dell’EuroCommercialBank

Cis, Massimo Merlino all’Agenzia Dire sull’acquisizione dell’EuroCommercialBank

 BANCHE. MERLINO (CIS) TEME “EMORRAGIA” DOPO PACE CON ITALIA  “NESSUN IMPEGNO SU DIPENDENTI ECB”

 L’acclarata trasparenza fiscale con l’Italia potrebbe portare con se’ una nuova “emorragia” per le banche sammarinesi. Lo sostiene a margine della conferenza stampa di presentazione della mostra su Leonardo da Vinci, il presidente di Banca Cis, Massimo Merlino. L’istituto, tra l’altro, e’ stato protagonista recentemente della fusione con Euro commercial bank, tramite il cosiddetto decreto salva-depositi varato dal governo, per la quale e’ montata la polemica, non solo da partiti di opposizione come Socialisti, Unione per la Repubblica e Sinistra unita, ma anche della maggioranza, in particolare Alleanza popolare, per i 17 licenziamenti registrati. “Stimolati da esecutivo e Banca centrale, abbiamo varato l’acquisizione degli attivi e passivi di Ecb”, precisa Merlino, sottolineando come la situazione per la banca fosse “molto difficile”.

 Banca Cis ha deciso di intervenire grazie a un “aiuto dello Stato, diluito nel tempo, riconosciuto in credito di imposta”. Ma sui dipendenti, a contrario di quanto avvenuto per l’acquisizione precedente di Banca Partner, rimarca, “non c’era alcun impegno”.
 Per cui “sono sorpreso da certe posizioni”, anche perche’ “con sindacati e governo c’era stata la massima comprensione”. Detto questo “cercheremo di fare il possibile per recuperare qualcuno.
Non siamo insensibili alla questione, anche se le scelte di fondo sono gia’ state fatte”.
 Molto dipendera’ dall’attivita’ dell’istituto e in generale del comparto bancario sammarinese.
Gli ultimi dati sulla raccolta forniti da Banca centrale, ragiona Merlino, registrano una “stabilizzazione” di quella diretta sui 5 miliardi di euro, mentre per quella indiretta “prosegue l’erosione con altri 200 milioni di euro persi”. In tutto si tratta di sette miliardi, la meta’ dei 15 del 2007, ma comunque “una buona base”. certo, sottolinea Merlino, quando scattera’ definitivamente la normalizzazione dei rapporti con l’Italia, forse gia’ nei primi mesi del 2014, ci potra’ essere “ancora emorragia di capitali”. Come a dire la totale trasparenza spaventa. Per cui occorrera’ dedicarsi alla “caccia al tesoro nei Paesi terzi.
 San Marino e’ pulito, Solo con l’Italia c’e’ un rapporto strano. La Francia ha regolato molto bene le relazioni con il principato di Monaco, da noi c’e’ incertezza”. Eppure, ribadisce, “la San Marino di oggi non e’ minimamente comparabile con quella di cinque anni fa e Banca centrale sta funzionando molto bene”.
 Per il futuro, dunque, “molto dipende dall’internazionalizzazione e dalla nostra crescita professionale”, in modo da attirare clienti sul Titano per le competenze e i prodotti che si trovano.

Condividi


Per rimanere aggiornato su tutte le novità iscriviti alla newsletter

Quando invii il modulo, controlla la tua inbox per confermare l'iscrizione

Privacy Policy