Come ha fatto San Marino a salvarsi? Nel 1971 cade l’ultima ombra sulla sovranità

Come ha fatto San Marino a salvarsi? Nel 1971 cade l’ultima ombra sulla sovranità

Come ha fatto San Marino a salvarsi? Perché esiste San Marino? Perché San Marino è uno stato indipendente?

Sono domande frequenti sul web.  “Dietro c’è una storia incredibile”

Qualche tempo fa ci siamo imbattuti in un articolo di  Giuseppe Cutano, ingegnere ambientale che “per compensare la formazione scientifica coltiva lo studio della storia e delle scienze politiche”, dal titolo “Perché San Marino non è stato unificato al resto d’Italia? 

L’argomento era tornato di attualità proprio nello stesso periodo a seguito della pubblicazione di un testo di Marino Cecchetti dal titolo “San Marino. Incidente della storia o miracolo”.

Ne è scaturita una nuova riflessione. “Dietro c’è una storia incredibile”, si legge. “San Marino, miracolo storico. Lo spirito dei sammarinesi un esempio per tutti”. Anzi  “una sorta di reliquia del passato”. E le reliquie, si sa, si devono venerare.

Scrive  Cutano: (…) Dal quarto secolo dopo Cristo ad oggi le occasioni per spazzare via la storia di quest’antichissimo Stato sono state innumerevoli, ma nonostante questo gli abitanti hanno perorato con tenacia la loro causa. Cosa ancora più importante che il tutto è avvenuto senza spargimenti di sangue, ma con la forza della diplomazia e ogni tanto anche con un pizzico di fortuna. Come sappiamo però la fortuna premia gli audaci e così sono stati i sammarinesi nei secoli. Incredibile nel 1739, l’unico momento in cui la Repubblica sembrava destinata davvero a sparire per sempre, quando il Cardinale Alberoni, di stanza a Ravenna, voleva includere il piccolo Stato nello Stato della Chiesa. La storia di cosa avvenne in quei mesi è degna di un film hollywoodiano di spionaggio e diplomazia. Anche lì con incredibili stratagemmi, in barba a Macchiavelli, la Repubblica non si è piegata a questa ingerenza di un altro stato.

Spesso quando parliamo di San Marino, lo associamo con sufficienza ad un piccolo luogo turistico quasi folkloristico oppure ad un paradiso fiscale, ma invece dietro c’è una storia incredibile, perché è rimasto lo spirito che animò la nascita dei Comuni. Durante  il Medioevo e il Rinascimento queste prime forme di autogoverno di piccole comunità costruirono un pezzo fondamentale della nostra democrazia attuale. Ma San Marino ha fatto ancora di più e ha creato una forma di potere duratura e unica al mondo. Sono i due Capitani Reggenti le più alte figure amministrative, quindi di fatto sono due i capi di Stato con uguali poteri. Per permettere un ricambio, e non un attaccamento al potere, i capitani reggenti hanno un mandato di soli 6 mesi. Mai nella storia i due capitani reggenti si sono fatti la guerra affinché uno prevalesse sull’altro e diventasse di fatto un monarca, niente di tutto ciò. Se non è questo un miracolo? 

Che ruolo abbiamo noi italiani verso il piccolo stato incastonato fra Emilia-Romagna e Marche? I sammarinesi per anni si sono battuti nel far togliere dal trattato fra Italia e San Marino la parola protettrice da “amicizia protettrice”. La parola protettrice avrebbe potuto eccedere in troppa ingerenza, soprattutto durante il fascismo e durante la nascita dell’Impero italiano sarebbe stato un gioco da ragazzi includerci dentro anche San Marino come protettorato. Anche lì andò bene, un nuovo miracolo. La parola protettrice è stata tolta solo negli anni ’70 dopo un gran lavoro della diplomazia sammarinese, ma è la consacrazione della totale libertà che dipende solo dai cittadini del Titano. Per contro, oggi, noi italiani possiamo mantenere la parola protettrice, sì protettrice di questi alti valori universali di libertà e democrazia. (…) 

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