Commissione Affari Giustizia replica all’Avvocato Pagliai

Commissione Affari Giustizia replica all’Avvocato Pagliai

A margine della divulgazione della notizia relativa alla irrituale nota inviata dall’Avvocato Pagliai e delle sue pubbliche dichiarazioni in merito, la  Commissione per gli Affari di Giustizia rende noto quanto segue, alla luce dei comportamenti adottati in casi precedenti ed onde evitare equivoci o speculazioni.

I procedimenti penali, in ordine ai quali l’avv. Pagliai chiede di essere sentito dalla Commissione per gli Affari di Giustizia, sono attualmente rimessi al giudice decidente il quale ha proprio il compito di valutare l’apparato accusatorio e le singole prove già acquisite e  quelle che saranno portate da tutte le  parti nel processo, ivi compresa la difesa che potrà contestare e contrastare le tesi  sfavorevoli agli indagati e l’intera attività istruttoria, secondo le regole della procedura penale ed assumendosi le responsabilità delle accuse che volesse formulare e delle relative denunce nell’ambito a ciò preposto.

Sarebbe del tutto indebito spostare in sede politica premature valutazioni  di merito su cui è chiamato a pronunciarsi il Tribunale e interferire in un giudizio che compete esclusivamente all’autorità giudiziaria in questa fase.

L’azione di sindacato verso i magistrati può essere avviata soltanto alla luce di qualificati elementi e per garantire il corretto funzionamento della giustizia. La Commissione non può essere attivata da accuse avanzate dalle parti nel processo ancora in corso.

Ai sensi di legge la Commissione ha facoltà di sentire in audizione il Magistrato Dirigente, non altri, né testimoni, né i giudici interessati dal procedimento disciplinare, né tanto meno le parti di un processo in corso o un membro del loro collegio di difesa.

La  Commissione per gli Affari di Giustizia, nell’invitare al rispetto degli organi istituzionali tutti e  al corretto ricorso agli strumenti ed istituti offerti dall’ordinamento sammarinese,  non  vuole prestarsi a nessuna forma di strumentalizzazione. E nell’esprimere ancora una volta la propria fiducia nell’attività della magistratura, ritiene  indispensabile che le siano assicurate serenità ed indipendenza di giudizio nonchè libertà da indebite pressioni. 

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