Commissione consigliare Affari costituzionali ed istituzionali. Seduta del 13 maggio 2015

Commissione consigliare Affari costituzionali ed istituzionali. Seduta del 13 maggio 2015

COMUNICATO
STAMPA

COMMISSIONE CONSILIARE PERMANENTE AFFARI COSTITUZIONALI E
ISTITUZIONALI; PUBBLICA AMMINISTRAZIONE; AFFARI INTERNI, PROTEZIONE
CIVILE, RAPPORTI CON LE GIUNTE DI CASTELLO; GIUSTIZIA; ISTRUZIONE,
CULTURA, BENI CULTURALI, UNIVERSITA’ E RICERCA SCIENTIFICA

MERCOLEDI’
13 MAGGIO

I
lavori della Commissione riprendono nella giornata odierna dai
riferimenti sui provvedimenti adottati con l’approvazione delle
istanze d’Arengo, su cui interviene il segretario di Stato per la
Cultura, Giuseppe Maria Morganti.

Si
passa quindi all’esame dei progetti di legge all’ordine del giorno,
il primo è “
Disposizione in materia di cose
ritrovate”,

presentato dal segretario di Stato per gli Affari interni, Gian Carlo
Venturini. Esaminati i 14 articoli del provvedimento, questo viene
approvato con 8 voti a favore e 4 astenuti, zero
contrar
i. Relatore
unico indicato è Francesco Morganti, Psd.

Segue
l’avvio dell’esame del progetto di legge “
Disposizioni
in materia di procedura e diritto civile e di procedura
amministrativa”,

presentato sempre dal segretario di Stato Venturini. Con
l’approvazione dell’articolo 10 sono sospesi i lavori in attesa
dell’esito del confronto di domani con i sindacati sull’articolo 11
“Presupposti per l’apertura del giudiziale concorso dei creditori”.

I
lavori riprenderanno domani pomeriggio alle 15.00.

Di
seguito una sintesi degli interventi odierni.

Comma 11.
Provvedimenti adottati a seguito dell’approvazione dell’istanza
d’Arengo n.1 del 06/04/2014 per la ratifica della Convenzione
Europea per la Protezione del Patrimonio Archeologico
Giuseppe
Maria Morganti, segretario di Stato per la Cultura
: “Proprio
ieri il Congresso di Stato ha dato il via libera all’apertura della
procedura per la ratifica della Convenzione europea per la protezione
del patrimonio archeologico. Riteniamo che questa convenzione possa
essere ratificata perché ci sono i presupposti per applicarla. Ieri
abbiamo approvato l’autorizzazione ad avviare l’iter di
ratificazione”.
Francesca Michelotti, Su: “Siamo molto
soddisfatti del fatto che si stia arrivando alla ratifica di questa
convenzione. La normativa sammarinese in materia è abbastanza
scarna”.

Comma 12.
Provvedimenti adottati a seguito dell’approvazione dell’istanza
d’Arengo n.5 del 06/04/2014 per l’introduzione, in ambito
scolastico, di corsi, seminari ed altri percorsi didattici di
educazione alla legalità; per l’istituzione, nelle Scuole, di una
“Giornata della Legalità”; e per l’introduzione, nel programma
didattico, dell’insegnamento di educazione alla
cittadinanza
Giuseppe Maria Morganti, segretario di Stato
per la Cultura: “
Questo impegno vuole essere mantenuto, anche
se la scuola non è così disattenta a questa problematiche. Nella
scuola secondaria superiore partirà un apposito corso di educazione
alla legalità a partire dal prossimo anno. Il 23 maggio potrebbe
essere una delle date possibili per la Giornata della Legalità”.

Francesco Morganti, Psd: “Ok al 23 maggio come migliore
data per la Giornata della Legalità”. Giuseppe Maria Morganti,
segretario di Stato per la Cultura “
Proporremo nel corso del
prossimo Consiglio grande e generale di indicare questa data”.

Comma 13.
Riferimento, ai sensi dell’articolo 7, secondo comma della Legge 24
maggio 1995 n.72, sui provvedimenti adottati a seguito
dell’approvazione dell’istanza d’Arengo n.14 del 06/04/2014 per
rendere fruibile e visitabile da parte del pubblico l’area
archeologica di Domagnano – Paradiso.
Giuseppe Maria
Morganti, segretario di Stato per la Cultura
: “Domagnano ha
valore di natura internazionale. Le aquile di Domagnano campeggiano
in tutte le brochure europee. Il nostro territorio, da una parte, ha
avuto la fortuna di effettuare il ritrovamento, dall’altra, di
perdere gran parte di questo patrimonio. Il sito va valorizzato. Lo
studio di fattibilità dovrebbe riportare alla realizzazione di un
plastico che verrà esposto nell’ambito di una mostra organizzata per
fine agosto. Il progetto prevede di preservare i reperti presenti, la
ricostruzione a monte dell’antica villa e poi la configurazione dei
vegetali e anche qualcosa in termini zootecnici. All’interno di
questo percorso sarebbe prevista anche una sorta di spazio
dimostrativo dove riprodurre alcuni reperti. Il tutto necessità di
un ulteriore ultimo passo ossia la sostenibilità economica
dell’intervento. Lo Stato farà la sua parte ma un sito di questa
natura può essere gestito da associazioni, cooperative, gruppi di
professionisti capaci di coinvolgere i visitatori nella visita del
sito”.
Franco Santi, C10: “Queste opportunità mi
stimolano pensieri molto positivi. Questo progetto può rappresentare
un’idea a cui dedicare tempo per trovare risorse private. Spero che
Governo riesca a far passare questa idea”.

Comma 15. Esame del
progetto di legge “Disposizioni in materia di cose ritrovate”.

Approvata con 8 voti a favore e 4 astenuti, 0 contrari
.
Relatore unico Francesco Morganti, Psd.
Gian Carlo
Venturini, segretario di Stato Affari Interni:
“Il progetto di
legge va a completare una normativa che oggi non trova una disciplina
completa nel nostro ordinamento. In questo provvedimento di legge si
va a distinguere le cose abbandonate, le cose mobili di cui il
proprietario si è disfatto volontariamente e quelle ritrovate e
consegnate ai Corpi di Polizia”.
Franco Santi, C10: “Mi
chiedo se sono state considerate le possibili controversie che
possono sorgere tra il ritrovatore e il proprietario e i modi per
risolverle e inoltre se è stato considerato l’aggravio di lavoro a
carico del Corpo di Polizia Civile, che deve fare i conti anche con
una carenza organica?”.
Gian Carlo Venturini, segretario di
Stato Affari Interni: “
La carenza di personale riguarda tutti i
Corpi ed è una delle problematiche che stiamo tentando di risolvere.
Il provvedimento ha costituito un gruppo di lavoro e c’erano anche i
tre comandanti dei Corpi. Il gruppo ha addirittura lavorato su una
bozza di proposta elaborata dalla Polizia Civile”.
Dichiarazioni
di voto
Francesca Michelotti, Su: “Ci chiediamo se
non sarebbe stato sufficiente un regolamento da adottare interno alla
polizia civile”.
Gian Carlo Venturini, segretario di Stato
Affari Interni: “
Secondo il
parere dell’Avvocatura era preferibile fare una norma e abbiamo
cercato di farla più snella possibile, in parte riprende procedure
già in atto in Polizia civile”.

Comma
16.
Disposizioni in
materia di procedura e diritto civile e di procedura amministrativa”.

Gian
Carlo Venturini, segretario di Stato Affari Interni:

“E’ un intervento più volte sollecitato dalle relazioni sullo
stato della giustizia negli ultimi 7-8 anni, in cui si ponevano in
evidenza diverse problematiche che vanno a rallentare e ad usare in
modo improprio alcuni strumenti oggetto di materia civile. Con questo
progetto di legge si individuano strumenti più rapidi ed efficaci
che introducono elementi nella procedura civile semplificativi di
certe procedure in essere che portano ad allungamento dei tempi
processuali. Dalle relazioni del magistrato dirigente si raccomandava
un intervento sulla materia e lo stesso Consiglio grande e generale
in un ordine del giorno approvato all’unanimità ha dato il ‘là’
all’attivazione di modifiche per le procedure civili. L’intervento
riguarda le attività processuali future. Per far fronte agli
arretrati di appello civile, in commissione Giustizia invece è stato
avviato il confronto per trovare il modo di smaltire le molte cause
giacenti da tempo.

Altro
punto, su cui oggi è pervenuta una proposta dall’Usl riguarda
l’articolo 11, sui presupposti per l’apertura del giudiziale concorso
dei creditori. Con l’attuale normativa, qualora un’azienda chiuda e
si apra procedura concorsuale, e questa potrebbe non avere patrimonio
sufficiente per coprire debiti con i lavoratori, c’è la possibilità
di accedere al fondo servizi sociali. Ora questo problema, che è
reale, è oggetto di confronto tra Stato, associazioni sindacali e
categoria, e in queste giornate con i sindacati avremmo pensato,
piuttosto che accogliere la proposta di emendamento di Usl- che
creerebbe un problema di incostituzionalità che pone differenza fra
creditori- di proporre una soluzione che è quella di addivenire ad
un accordo tra le parti. E’ stata predisposta una delibera di
congresso per iniziare il confronto volto a risolvere la
problematica. Oggi, nella versione attuale, viene indicato un tetto
perché per accedere a quei benefici è necessaria procedura
concorsuale, ma con l’accordo si supera questo aspetto. Se non
dovesse essere sufficiente, presentiamo l’emendamento all’articolo
20, con cui l’intervento in oggetto decorrerà da gennaio 2016,
abbiamo così alcuni mesi dall’entrata in vigore della legge per la
definizione di accordo che aiuti a trovare applicazione. Se non si
giungesse a una condivisione, piuttosto che procedere a un
emendamento come quello proposto dall’Usl, si dovrebbe rivedere il
provvedimento”.

Francesca
Michelotti, Su
:
“Intervengo per sottolineare i due aspetti emersi dal confronto con
gli altri consiglieri, sono norme estremamente tecniche, ma
l’articolo 11, è il problema sollevato da Usl, ci pare ben risolto
dalla proposta del segretario di Stato, perché la proposta del
sindacato avrebbe costituito un pregiudizio discrezionale. La
proposta della delibera è molto convincente e riteniamo sia una
soluzione condivisibile, una volta raggiunto l’accordo nei soggetti
coinvolti nel Fondo servizi sociali il problema è risolto. Altro
punto problematico, l’esecutività della sentenza di primo grado,
all’articolo 10, che impone al soccombente di pagare immediatamente,
e crea criticità nel caso in cui la sentenza d’appello non sia
rispondente a quella di primo grado”.

Grazia
Zafferani, Rete:
“Mi
piacerebbe comunque incontrare l’Usl che nella lettera fa presente
una serie di criticità. E vorrei sapere se dal momento in cui parte
la delibera queste criticità rimangano”.

Gian
Carlo Venturini, segretario di Stato
:
“Sia la delibera che l’emendamento all’articolo 20, che posticipa
l’applicazione, vanno nell’ottica di tutelare i pochi casi limitati
dei lavoratori. Domani cercheremo un’ulteriore risposta dai sindacati
e qualora ci sia assenso possiamo procedere, diversamente invece di
introdurre qualcosa di problematico, possiamo rimandare a domani la
decisione di ritirare l’articolo 11, anche se così si riduce
l’efficacia del provvedimento. Sull’articolo 10 sollevato da
Michelotti è vero che c’è possibilità di chiedere la sospensione
del primo grado, ma prima di arrivarci ci possono essere varie
azioni. Non è sempre detto che chi è condannato in primo grado lo
sia in modo improprio. Ha comunque diritto di ricorrere, ma dobbiamo
pensare anche alla parte lesa che deve avere una somma e un’azienda
può rischiare senza indennizzo di fallire per il prolungarsi dei
tempi. La provvisoria esecuzione di primo grado riguarda solo
l’aspetto economico e vale in Italia e altrove. E’ un provvedimento
sollecitato da parte delle relazioni sulla giustizia”.

San
Marino, 13 maggio/01

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