Commissione Esteri, concessioni residenza

Commissione Esteri, concessioni residenza

 

                                          COMUNICATO STAMPA

COMMISSIONE CONSILIARE PERMANENTE
AFFARI ESTERI, EMIGRAZIONE ED IMMIGRAZIONE, SICUREZZA E ORDINE PUBBLICO,
INFORMAZIONE

                                        VENERDI’ 4 LUGLIO           

I lavori della Commissione consiliare Affari
esteri si aprono con la comunicazione data dal presidente Marino Riccardi del
ricorso presentato dal signor Luigi La Barbera contro la delibera n.12 della
stessa Commissione, adottata lo scorso 18 aprile, con cui gli è stata revocata
la residenza anagrafica. Il presidente informa che verrà data delega all’ufficio
legale dello Stato di difendere e intervenire in giudizio contro il ricorso.

Quindi il segretario
di Stato per gli Affari esteri, Pasquale Valentini, riferisce sulla delibera di
revoca, richiesta per motivi di salute, del console onorario di New York, Maria
Grazia Rossi.

La Commissione passa
quindi ad esaminare una serie di richieste di concessione di residenza. Tra
queste, si apre un dibattito sulla domanda presentata per la seconda volta dal
titolare di un’azienda, in quanto respinta nel 2013, poiché il numero di
dipendenti è salito nel 2014 da uno a tre ed è stato presentato l’impegno di
acquisto di un immobile. Al termine del confronto la residenza è stata concessa
con 8 voti a favore e 5 contrari. Tutte le altre richieste all’ordine del
giorno sono state accolte.

Viene poi esaminata e
accolta a maggioranza la proposta di revoca di residenza, a seguito della
segnalazione di pericolosità della Gendarmeria, di una persona maggiorenne di
cittadinanza albanese, già allontanata dall’Italia per i reati commessi, e
responsabile di azioni di violenza nei confronti della propria famiglia a San
Marino per cui sono dovute intervenire le forze dell’ordine. Il segretario di
Stato Pasquale Valentini spiega infine che il servizio Interpol si occuperà del
rimpatrio del soggetto in Albania.

Terminati i punti all’ordine
del giorno, la Commissione conclude la seduta.

 

Residenza anagrafica ai sensi dell’articolo 16, comma 3
lettera b) della legge n.118/220,

Gian Matteo Zeppa, Rete:  “Ci sono talmente poche pratiche che questa
convocazione mi è parsa fatta apposta per alcune persone. Vorrei sapere perché si
dà la residenza per una società partecipata interamente da una società anonima
svizzera. Visto che la Tecnologie servizi di cui il richiedente è amministratore
unico ha a che fare con il settore della video sorveglianza vorrei sapere se la
pratica è legata al recente decreto fatto sulla video sorveglianza e se questa società
avrà un rapporto esclusivo a San Marino. Si parla poi di tre dipendenti ma ho
un foglio dell’ufficio del lavoro da cui risulta che tra i dipendenti c’è un
dipendente di un’altra azienda. Altra cosa: il decreto sviluppo parla chiaro e
dice all’articolo 2 che i parametri occupazionali sono di almeno 5 unità, qui
siamo a tre di cui uno dubbio”.

Pasquale Valentini, segretario di Stato per gli Affari
esteri:
“Non abbiamo nessuna ragione per
privilegiare o emarginare questa pratica. I documenti sono allegati, si capisce
che la società opera in collegamento con altre società. Abbiamo in allegato i
contratti dei dipendenti che sono recenti, davanti ai documenti degli uffici
non ho elementi per mettere in discussione questi elementi. A me non risulta
che la società sia collegata alla video sorveglianza sammarinese, concorrerà in
caso agli appalti che ci saranno.  La
Commissione ha davanti gli elementi dell’istruttoria degli uffici, impegni di
ulteriori assunzione non ne ha, si capisce la natura della sua attività. E’ evidente
che questa domanda non ha seguito l’iter previsto dal decreto sullo sviluppo
perché avranno valutato di non averne i requisiti. Ciò certamente pone un
problema per gli organi di governo, oggi abbiamo due percorsi, uno legato alla
legge di sviluppo e uno alla legge sulle residenze. Nel progetto di revisione
della legge sulle residenze è evidente che bisognerà chiarire e distinguere le
due modalità. E’ un problema aperto, le incongruenze tra l’uno e l’altro
percorso, i criteri diversificati, sono evidenti ed è un problema di coerenza
che ho già posto all’esecutivo”.

Gian Matteo Zeppa, Rete:
“Grazie segretario che ha riabilitato quanto ho detto, il percorso doppio porta
delle problematiche sulle diverse applicazioni. Il decreto previsto dalla legge
sullo Sviluppo impone delle fideiussori e quindi delle garanzie. Poi c’è l’incongruenza
anche per i dipendenti traslati dalle due società”.

Marco Podesco Upr:
“Reitero la mia richiesta che la Commissione possa accedere ai software degli
uffici, per poter accedere alle banche dati. La commissione ogni volta costa
100 euro a consigliere, è vergognoso dover rinviare una pratica per mancanza di
dati”.

Pasquale Valentini, segreteria di Stato per gli Affari
esteri:
“Sono polemiche pretestuose, siamo una
commissione politica, non tecnica”. 

Marco Gatti, Pdcs:
“A volte perdiamo la bussola, non dobbiamo entrare nel merito di tizio, caio e
sempronio. Dobbiamo valutare le richieste sulla base degli impegni assunti, se
non saranno rispettati la residenza verrà revocata. L’importante è che mantenga
tre unità nel tempo e rispetti l’impegno dell’acquisto dell’abitazione che è la
nostra garanzia. Dobbiamo decidere a fronte del mantenimento di almeno tre
lavoratori residenti e dell’unità immobiliare. In questo momento storico, anche
nella scorsa commissione, abbiamo valutato positivamente l’assunzione di tre
dipendenti”. 

Luca Santolini, C10:
“I documenti li abbiamo sottomano e qualcosa non torna, un dipendente tuttora
risulta assunto in due aziende, è da valutare quale dei due documenti non dice
il vero, quella del collega Podeschi non è una polemica inutile. Si deve sempre
rinviare la Commissione per la  semplice
verifica dei documenti, si eviterebbe una nuova convocazione”.

Marino Riccardi, presidente: “Per non avere equivoci, possiamo deliberare che concediamo
la residenza a condizione che siano assunte a tempo indeterminato tre persone
residenti. Procediamo a votazione”

Gian Matteo Zeppa, Rete:
“Sono d’accordo sulla verifica, chiedo di mettere a verbale che si verifichi la
posizione lavorativa della persona in dubbio, magari è solo un errore di stampa
delle date, ma chiedo sia fatta una verifica e di resocontarla nella prossima
commissione perché le date cozzano tra di loro”.

Marino Riccardi, presidente: “La verifica si può fare, ma dal momento che abbiamo messo
il vincolo delle tre persone, quelle le deve avere, comunque chiederemo agli
uffici”.

Richiesta accolta con 8 voti a favore e 5 contrari.

 

 

 

San Marino, 04 LUGLIO 2014/01

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