Comprare a San Marino

Comprare a San Marino

COMUNICATO STAMPA

Ieri 6 settembre è stata convocata una conferenza stampa per il lancio della campagna di sensibilizzazione agli acquisti in Repubblica promossa dall’USC, associazione dei commercianti, e patrocinata dalla Segreteria di Stato per l’Industria, l’Artigianato e il Commercio.

Chiamare a raccolta i sammarinesi per indurli a riflettere su quanto sia importante anche un piccolo gesto quale quello di un acquisto effettuato in territorio per sostenere l’economia del loro Paese, è una buona iniziativa in un momento come questo, in cui è palpabile e legittima la preoccupazione dei cittadini. Il loro Stato sta attraversando un momento difficile, sta cambiando pelle, sta reagendo a decenni di immobilismo, ad anni di esaltazione per una finanza allegra, un’economia facile, uno sfruttamento del territorio allucinante.

Finalmente tutti quanti, o quasi, vogliamo uno Stato sano, che garantisca qualità della vita e benessere ai propri cittadini, indistintamente, ma senza operare nelle zone d’ombra. Vogliamo uno Stato di cui essere orgogliosi.

Ecco perché stringersi attorno al proprio Paese, aiutandolo in un momento di grande cambiamento e di difficoltà, è importante e lodevole.

Eppure oggi quasi tutti i giornali riportano solo a margine la presentazione della campagna COMPRA A SAN MARINO, mentre dedicano grande enfasi alla notizia diffusa da un’agenzia di stampa che vedrebbe una nota griffe rifiutare l’offerta propostagli di aprire a San Marino il proprio punto vendita, nonostante le “agevolazioni offerte dal nuovo corso del commercio biancoazzurro”.

La Segreteria di Stato per l’Industria, l’Artigianato e il Commercio intende puntualizzare quanto segue.

La nuova legge sul commercio è entrata in vigore da poco più di un mese e ancora deve produrre i propri effetti. Ha introdotto la possibilità anche per i non residenti di aprire un’attività commerciale al dettaglio a San Marino purché l’attività costituisca un arricchimento per l’intero comparto. E’ ovvio che l’apertura di punti vendita gestiti direttamente dalle grandi case di moda è uno degli auspici per la qualificazione del commercio, ma a tutt’oggi nessuna richiesta è arrivata sul tavolo del Comitato d’Esame in questo senso e nessuno, tantomeno da parte governativa, ha proposto nulla a chicchessia.

La Segreteria di Stato, pertanto, smentisce l’affermazione secondo la quale sarebbe stata contattata la multinazionale francese per proporle di “sbarcare a San Marino” offrendole agevolazioni legate alla nuova legge.

Quanto riportato dall’agenzia di stampa, probabilmente, si riferisce ad un episodio accaduto anni addietro, quando un operatore commerciale aveva chiesto alla famosa griffe di poter aprire un punto vendita monomarca a San Marino ed aveva ricevuto risposta negativa.

La Segreteria di Stato per l’Industria, l’Artigianato e il Commercio si rammarica che gli effetti della nuova legge sul commercio vengano messi in dubbio in base a non-notizie ancor prima di aver avuto il tempo di essere prodotti.

San Marino, 7 settembre 2010/1710 d.F.R.

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