Comunità residenti fuori territorio

Comunità residenti fuori territorio

San
Marino, 10 gennaio 2011

Il
Partito dei Socialisti e dei Democratici è profondamente deluso dal
comportamento dell’esecutivo ed in particolare da quello del Segretario di
Stato per gli Affari Esteri rispetto alle relazioni con le comunità dei nostri
concittadini residenti fuori territorio.

Il
PSD ritiene, prima di tutto, e lo abbiamo ribadito in ogni occasione di
riunione della Consulta dei sammarinesi all’estero, che la parità dei diritti
di tutti i cittadini deve essere ripristinata. Inoltre le voci che giungono in
questi giorni da Genova, da Detroit, da New York, dall’attuale e dal Precedente
Presidente della Consulta sono la chiara espressione di un malessere a cui si
deve dare la giusta e opportuna attenzione.

Nel
momento in cui il Paese si ritrova in grosse difficoltà economiche e di
prospettiva, l’ascolto e la collaborazione di tutti i cittadini sono
importanti. I cittadini non residenti più volte hanno dichiarato la
disponibilità ad offrire supporto e competenze, in questi mesi travagliati.
Molti di loro seguono le sorti della Repubblica e ne hanno a cuore i destini
come i residenti.

A
fronte di queste disponibilità, il Governo tratta invece le vicende dei
sammarinesi all’estero con distacco se non con discriminazioni.

Non
si devono stilare classifiche tra i nostri concittadini in base alla residenza.

Il
caso più grave è rappresentato dalla decisione unilaterale, per interessi
politici, di non rinnovare l’incarico al Console di Genova, Dott. Giancarlo
Valli. La comunità genovese, non avvisata di questo, ha presentato più di un
mese fa un esposto al Segretario Mularoni e per conoscenza al Congresso di
Stato con più di cento firme, per chiedere la riconferma del Console.

Ad
oggi l’esecutivo non ha degnato questa iniziativa legittima neppure di una
risposta informale. Da quanto viene espresso nell’esposto non è stata
presentata alcuna motivazione per la sostituzione, anzi sappiano della generale
stima nei suoi confronti da parte dei concittadini liguri per la serietà ed il
lavoro prodotti in questi anni.

Questo
comportamento ci lascia interdetti e siamo indignati dal fatto che dietro a
tutto ciò pare esserci una ragione di ordine politico, una decisione del Patto
che sorregge il governo.

Le
comunità di Detroit e New York lamentano un distacco mai verificatosi prima con
le istituzioni sammarinesi e propongono una tavola rotonda tra rappresentanti
di tutte le comunità e la politica sammarinese, la risposta dell’ex Presidente
Anna Maria Ceccoli è altresì un contributo autorevole e intelligente. Le
suddette comunità altresì denunciano la decisione di non inviare gli auguri per
le festività ai sammarinesi residenti all’estero: chiaramente non è il fatto in
sé a destare preoccupazione, ma il suo significato sostanziale di indifferenza
e quasi fastidio verso chi non vive qui.

Tutto
ciò ci induce a pensare che, per colpa del Segretario di Stato per gli Affari
Esteri e del Congresso di Stato, il legame tra la Repubblica di San Marino ed i
suoi cittadini non residenti si stia disgregando. Questo non è giusto né
storicamente, dato l’apporto che queste persone hanno dato al Paese, né in
prospettiva.

Il
PSD ritiene che le sensibilità mostrate devono essere valutate attentamente
tramite il dialogo e la reciproca comprensione e chiede al Congresso di Stato
di rispondere quanto prima alla Comunità ligure ad alle preoccupazioni dei
cittadini residenti negli stati Uniti ed all’intera Consulta.

 

 

L’Ufficio Stampa del PSD

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