Conferenza Fiorenzo Stolfi, Agenzia Dire Torre 1

Conferenza Fiorenzo Stolfi, Agenzia Dire Torre 1

 MAFIE. STOLFI: COMMISSIONE A SENSO UNICO CONTRO AVVERSARI

“ATTIVA MACCHINA DEL FANGO, CON BUONA PACE MORALISTI DELL’AULA”

– “Un lavoro a senso unico per colpire
gli avversari politici”. Si e’ preso qualche giorno di
riflessione, dopo l’intervento in Aula di martedi’, il
consigliere Fiorenzo Stolfi, uno dei due protagonisti politici
della relazione della commissione d’inchiesta sulla vicenda
Fincapital. E oggi ha convocato la stampa per ribadire la sua
versione. E soprattutto per passare al contrattacco.

Non ha ancora deciso se fare come Gabriele Gatti e adire alle vie
legali, ma intanto chiedera’ che venga squarciato il velo degli
omissis, con l’abbinamento delle testimonianze a chi le ha fatte.

Non ha nemmeno deciso se si ricandidera’, e non perche’ creda che
la coalizione Pdcs-Ap-Psd sia a rischio, “non ci sono i tempi per
modificarla, ma e’ giusta una riflessione”. Per ora prevale
l’amarezza per avere ancora una volta constatato sulla propria
pelle che “qualcuno cerca solo di denigrare”, di sfruttare
elementi della vita privata per gettare fango sugli avversari
politici. Era gia’ successo in passato con il suo tirocinio da
avvocato e con i lotti di Valdragone, che hanno fatto la loro
comparsa “inspiegabile” anche nella relazione della commissione.

“Chi non ha armi politiche- attacca- usa questi mezzi mentre il
Paese va a rotoli e va guardato in un certo modo. Io ho sempre
agito diversamente, per esempio per la tangente Sopaf”.

Stolfi prova a smantellare pezzo per pezzo le accuse contro di
lui: non ha “mai visto ne’ incontrato Vallefuoco”, non e’ stato
azionista di Fincapital, ne’ ha partecipato alla sua
capitalizzazione. E ribadisce, come fatto da altri in Aula, la
gravita’ dell’assenza del contraddittorio. “Come mai i chiamati
in causa dai testi non sono stati ascoltati? E’ un elemento
inquietante e grave, che rimane senza risposta”. Dunque,
affermare, come fatto dal consigliere di Ap Mario Lazzaro
Venturini, che “non c’era bisogno di ascoltarli perche’ gli
elementi sono talmente oggettivi da togliere ogni dubbio”

significa “stravolgere la verita’: la relazione ha solo raccolto
elementi di accusa”.
Sui testimoni, prosegue Stolfi, che
ha raccolto informazioni su di loro, ci sarebbe molto da dire.

“Uno di essi ha un palmares non male di percorsi in tribunale”,
dalla condanna per associazione a delinquere a quella per
falsita’ materiale in atti pubblici; un altro, Roberto Zavoli,
“avrebbe detto in un luogo pubblico che era tranquillo perche’ se
avesse fatto certi nomi avrebbe avuto un trattamento di
riguardo”. E “l’arrogante presa di posizione del consigliere
Venturini per il quale nella relazione c’e’ una sentenza”,
sostiene l’esponente del Psd, e’ smentita dalla sua collega
Antonella Mularoni che afferma inoltre che “la commissione ha
steso la relazione basandosi sulle testimonianze attendibili,
scartando le altre”.
Insomma “il lavoro fatto e’ parziale. La macchina del fango e’
partita con buona pace dei moralisti che siedono in Consiglio. Si
e’ agito per ottenere un risultato politico e le indagini del
tribunale chiariranno molte cose”. Secondo Stolfi sulla
commissione c’era molta pressione e dei nomi andavano fatti. Ma
si sarebbe prima dovuti passare per l’autorita’ giudiziaria, in
modo da verificare le responsabilita’ penali, e solo
successivamente emettere un verdetto politico. Hanno prevalso
“cattiveria e invidia”, conclude, e “il periodo pre-elettorale ha
influito molto”. Comunque “sono fiducioso che tutto si chiarira’”.

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