FISCO. PSD PROPONE IVA E RITORNO A REATO PENALE PER EVASIONE
IN SETTIMANA INCONTRO CON NPS PER CHIARIRE COSTITUENTE SOCIALISTA
Rendere di nuovo penale il reato di evasione fiscale; istituire un ufficio inquirente per la lotta alla malavita organizzata; stoppare la concorrenza fiscale con un’aliquota non inferiore alla meta’ di quella italiana; passare al regime Iva. Il Partito dei socialisti e dei democratici detta le tappe per rendere concreto il percorso verso la trasparenza, chiedendo alla politica, dopo l’approvazione a larga maggioranza del progetto di legge sullo scambio di informazioni che la prossima settimana arrivera’ in Consiglio grande e generale, di “non fare le cose a meta’”.
Le condizioni in cui versa il Paese sono “molto pesanti”, sottolinea il partito alla stampa, e “la vicenda del Credito sammarinese e’ solo l’ultima in ordine di tempo”, chiarisce il presidente Denise Bronzetti, sottolineando come occorra da un lato “spingere il confronto con il Patto sul pacchetto per contrastare la malavita”, dall’altro “fare una scelta precisa sul reato di evasione fiscale”. Peccato, aggiunge, che “qualche esponente di spicco della Democrazia cristiana affermi sul giornale di Sinistra unita che al Paese non interessa lo scambio di informazioni o l’Europa, ma di conoscere il futuro dei propri figli”. Il Psd e’ invece al lavoro su tutte queste “emergenze”. Sul fronte Ue, entra nel merito il segretario Gerardo Giovagnoli, “non c’e’ un’agenda definita”
quando invece andrebbe rispettato l’impegno preso con l’ordine del giorno approvato in Parlamento. Comunque domani in commissione Affari esteri si discutera’ del rapporto del Consiglio dell’Ue sulle relazioni con San Marino, Andorra e Monaco, gia’ interpretato come un passo in avanti. Ben venga inoltre, prosegue Giovagnoli, il rinvio della riforma fiscale deciso dal governo per cercare confronto e condivisione con le forze economiche, sociali e politiche: “Prendere ulteriore tempo e’ stato un passo saggio”.
Resta aperto per il partito il discorso sulla costituente socialista. Il Psd vuole vederci chiaro e ha chiesto per questa settimana un incontro con il Nuovo partito socialista. Occorre definire la “road map”, spiega il capogruppo Claudio Felici, convinto che l’accordo si possa trovare. La priorita’ per il Paese, aggiunge, resta la normalizzazione dei rapporti con l’Italia. Per questo occorre da un lato tornare al codice penale del 1974, rendendo di nuovo reato l’evasione fiscale: “Oltre confine infatti la questione e’ vista con preoccupazione”.
Dall’altro e’ necessario stoppare la concorrenza fiscale dannosa portando con la riforma “l’aliquota non inferiore alla meta’ di quella italiana”. Fatto cio’, conclude, “tutte le carte saranno in regola”.