San Marino. Cdls celebra gli infermieri: “Sono indispensabili”

San Marino. Cdls celebra gli infermieri: “Sono indispensabili”

Il 12 maggio di ogni anno si celebra la Giornata mondiale dell’infermiere, istituita sin dal 1965 dall’International Council of Nurse in memoria di Florence Nightingale, fondatrice delle Scienze Infermieristiche Moderne.

Per la Confederazione democratica lavoratori sammarinesi, la Giornata mondiale dell’infermiere “deve essere l’occasione per sottolineare il ruolo prezioso e indispensabile dell’infermiere all’interno dei moderni sistemi sanitari e socio-sanitari: questi operatori sanitari sono sempre più a stretto contatto con i pazienti, svolgendo attività di natura preventiva, curativa, riabilitativa e palliativa e sono spesso l’interfaccia tra medico e assistito con l’impegno di garantire la corretta attuazione delle terapie prescritte”.

“L’Organizzazione mondiale della sanità nel proprio report 2023 sulla salute mondiale evidenzia come, all’interno di un generale progresso della salute, vi sia una situazione preoccupante per quanto riguarda la continua crescita e diffusione di patologie croniche: il report rileva l’aumento del 90% dai numeri del 2019 con la previsione che, nel 2050, l’86% dei 90 milioni di decessi annuali sarebbero attribuibili a tali patologie – si legge nella nota del sindacato sammarinese -. Le tendenze evidenziate a livello globale sono confermate anche nel nostro contesto che è contraddistinto da una parte da una forte crescita nella diffusione di patologie croniche e dall’altra fortunatamente da una aspettativa di vita tra le più alte al mondo (84,9 anni nel 2020): San Marino evidenzia un indice di invecchiamento in costante e forte crescita: tale indicatore nel 2004 si attestava a un valore di 108,19 mentre nel 2022 il valore ha raggiunto quota 166,64”.

E ancora: “Il forte incremento dei dati relativi all’aspettativa di vita globale e ad un crescente invecchiamento della popolazione contrassegnato da un indice (rapporto popolazione con più di 64 anni e quella con meno di 15 anni) stabilmente in crescita, rende indispensabile valutare nuove soluzioni e cogliere opportunità innovative che consentano di tutelare sempre di più la salute dei cittadini in uno scenario assolutamente nuovo e diverso da quello passato: è valutando questo scenario che la Confederazione democratica lavoratori sammarinesi ritiene debba essere sempre più valorizzata la figura professionale dell’infermiere”.

“La Confederazione democratica lavoratori sammarinesi – sottolinea il segretario generale Milena Frulli – desidera ricordare questa importante ricorrenza sollecitando un momento di riflessione sull’evoluzione del ruolo professionale degli infermieri: una figura sempre più centrale e indispensabile alla luce dei cambiamenti e delle tendenze che riguardano la salute dei cittadini; un ruolo professionale con caratteristiche tecniche, relazionali ed educative in grado di offrire una risposta ottimale ed innovativa alle nuove esigenze di assistenza socio-sanitaria e sanitaria che si presentano in ogni contesto nazionale”.

“In tale contesto – puntualizza il funzionario della Federazione Pubblico Impiego, Jerome Stefanelli, infermiere professionale – è indispensabile adottare modelli innovativi nelle quotidiane attività svolte all’interno delle strutture ospedaliere, sanitarie e socio-assistenziali, nell’ambito della prevenzione e nella gestione proattiva della ‘cronicità’ con una forte integrazione dei livelli assistenziali e delle figure professionali coinvolte. In tale scenario, la figura dell’infermiere assume un ruolo sempre più cruciale e, come previsto peraltro dall’Oms, deve necessariamente consolidarsi sempre di più come professionista che aiuta gli individui ad affrontare e superare malattie e gestire le disabilità croniche anche a supporto della persona assistita ed in aiuto alla sua famiglia”.

“È su tali presupposti – prosegue Jerome Stefanelli – che si innesta la figura dell’infermiere di famiglia, istituito recentemente in Italia attraverso il dm 77/2022 e di cui si inizia a parlare anche a San Marino, che rappresenta la figura professionale che fornisce ai cittadini gli strumenti necessari al sostegno e alla gestione domiciliare di una condizione patologica e che mira alla qualità di vita del singolo e della collettività in cui è inserito. Questa innovativa figura garantirà l’assistenza infermieristica a differenti standard di complessità, interagendo con i vari professionisti attivi nel territorio in cui opera e consolidando l’organizzazione assistenziale, evitando di sottoporre il malato a situazioni stressanti che vadano a peggiorare il proprio status di salute e riducendo pertanto il rischio di ospedalizzazioni e il peggioramento della qualità di vita”.

“La Confederazione democratica – sottolinea Jerome Stefanelli – si farà promotrice di tutte le iniziative che possano contribuire a valorizzare il ruolo dell’infermiere professionista che, non va mai dimenticato, per primo si interfaccia col paziente/utente quando questi si rivolge a una qualsiasi struttura sanitaria. È assolutamente indispensabile riconoscere il giusto ruolo e la giusta importanza agli infermieri e investire su di essi attraverso interventi, anche normativi e contrattuali, che aumentino l’attrattività da parte dei giovani per questa importante professione, supportando e promuovendo la costante evoluzione in termini di formazione e di aggiornamento continuo delle competenze. La figura dell’infermiere deve avere sempre più un ruolo chiave anche quale figura idonea alla formazione di altro personale nonché quale parte integrante del processo di ricerca in ambito sanitario”.

La Frulli sottolinea: “Per la Confederazione democratica lavoratori sammarinesi è necessaria una attenta e approfondita riflessione anche del contesto dei servizi sanitari e socio-assistenziali nei quali operano gli infermieri professionali: quest’ultimi vanno integrati all’interno di nuove strategie di welfare finalizzate a un miglioramento della qualità di vita della persona che necessita di supporto assistenziale, garantendo un sistema sanitario fortemente interconnesso tra struttura ospedaliera, centri per la salute e territorio, in grado di rispondere sempre meglio ai bisogni di chi necessita di assistenza, garantendo così pienamente il diritto alla salute di ogni cittadino”.

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