Congresso PS. Il saluto di Marco Gatti. PDCS

Congresso PS. Il saluto di Marco Gatti. PDCS

         San
Marino, 6 marzo 2015

CONGRESSO
GENERALE PARTITO SOCIALISTA

DA
QU
ì PASSA IL FUTURO – “La
strada per un riformismo di governo”

Presidente,
Amiche, Amici, gentili Ospiti

ringraziando
per l’invito a partecipare al Vostro Congresso, a nome del PDCS qui
rappresentato in delegazione, porto una riflessione ai lavori di
questa importante assise con l’intento di offrire anche il mio
contributo.

Questo
Congresso anticipato nasce in uno scenario completamente diverso
rispetto al 2013, quando si è svolto il precedente Vostro Congresso.

L’uscita
dalla Black-list e l’ingresso nella White-list italiana, infatti,
apre scenari e sfide nuove per una economia, quella sammarinese,
fortemente provata dalla crisi,
 
una
economia che deve trovare rilancio per garantire occupazione alle
tante persone che oggi sono senza lavoro.

Al
Vostro precedente Congresso avevo portato un contributo analizzando,
dal mio punto di vista, il valore del soggetto “Partito”.

Ritengo
essenziale richiamare anche oggi alcuni passaggi di quelle
riflessioni perché la responsabilità che ci impegna verso i valori
fondanti dei nostri due Partiti è la stessa responsabilità che ci
impegna verso il Paese.

L’esperienza
democratico cristiana come quella socialista e riformista hanno una
prospettiva che le accomuna:
la persona nel
suo rapporto con la collettività
.

Seppure
i nostri Partiti siano differenti, e differente sia il modo in cui
intendiamo la persona nel suo rapporto con la famiglia e la società
sicuramente ci accomuna la prospettiva di rispondere ai bisogni ed
alla crescita del benessere della persona e del tessuto sociale.

Per
questa ragione, noi come Voi, non seguiamo un modello di sviluppo
basato esclusivamente sul capitalismo né seguiamo un modello
statalista, ma cerchiamo quel possibile equilibrio fra la
valorizzazione dei meriti e dell’iniziativa privata, che consenta
ai cittadini di esprimere le proprie attitudini senza fare mancare le
necessarie tutele a coloro che costituiscono la fascia più debole
del tessuto sociale.

Uno
Stato al contempo capace di lasciare spazi all’intrapresa dei
singoli in maniera sussidiaria e di un abbraccio solidale verso il
più debole che gli tende la mano.

Chi
è entrato in contatto con la nostra realtà è sempre rimasto
colpito dalla formidabile conquista in termini sociali che è stato
l’Istituto Sicurezza Sociale, di cui il Vostro partito è stato uno
dei protagonisti.

In
questi anni di crisi economica la nostra azione a difesa dello stato
sociale è stata determinata dalla consapevolezza che la difesa dei
più deboli, degli anziani, della sanità è la risposta più forte e
più concreta che uno Stato può offrire alla persona.

Altro
elemento che ci accomuna, che accomuna i Partiti, è il fatto che
rappresentiamo un’esperienza ed una storia politica profondamente
legata alla nostra base, ai nostri aderenti.

Certo,
dobbiamo essere onesti ed ammettere che non sempre i Partiti sono
stati all’altezza dei valori che rappresentano ma questo non può
essere e non è motivo per sminuire la portata del progetto politico.

L’azione
politica non deve essere reazione; ma se non vi è capacità da parte
delle forze politiche di dare risposte concrete ai cittadini, come
accaduto nei primi anni 2000, nascono nuovi soggetti alimentati dalla
reazione al momento.

I
Movimenti nascono dai nostri errori, dalle nostre incapacità, e
possono continuare a trovare spazio se non saremo in grado, come
forze politiche, di essere centri di ascolto, di dialogo e di
confronto con la popolazione,
ma anche capaci
di mettere in campo la nostra progettualità per dare risposte
concrete ai problemi della gente.

Se
infatti è facile andare tra la gente a raccogliere il dissenso
dandovi voce

più
difficile – soprattutto in momenti di crisi – è essere
propositivi.

È
molto più facile la spinta a distruggere rispetto a quella per
costruire.

In
questi due anni, a me pare, che alcuni atteggiamenti siano cambiati
nel rapporto tra il Partito Socialista e la Maggioranza.

Da
un muro contro muro, forse per una maggiore autocritica da parte del
Partito Socialista e forse per una maggiore disponibilità al
confronto ed al dialogo da parte delle forze di Maggioranza, si è
data priorità agli interessi generali del Paese rispetto a quelli di
parte.

Con
il Partito Socialista ed anche con altre forze dell’opposizione è
stato possibile condividere percorsi comuni per un nuovo modello
economico, percorsi di trasparenza, sia con provvedimenti di Legge
che con Ordini del Giorno Consigliari di indirizzo politico.

Adesso
è il momento di scelte importanti in termini di investimenti dello
Stato, di accoglimento di investimenti esteri in territorio e di
scelte sulle tematiche internazionali, primo fra i quali l’Accordo
di Associazione con l’Unione Europea.

Importanti
perché l’emergenza lavoro ed il rilancio dell’economia è un
tema che, come Voi, condividiamo e che riteniamo prioritario.

È
necessario quindi fare una scelta, perché tante sfide, sfide
difficili, sfide che non portano ad un consenso popolare immediato,
sono ancora alle porte e devono essere prese.

Il
Paese ha bisogno di stabilità e di coesione politica forte per
portare a termine gli obiettivi prefissati.

San
Marino ha già fatto un importante percorso nel riposizionamento
internazionale creando le condizioni per un nuovo sviluppo
che
deve
generare nuovi posti di lavoro.

C’è
ancora un pezzo di salita da affrontare, e la parte finale lo
sappiamo tutti è la più ardua e difficile perché, a volte,
subentra la stanchezza e la delusione per i risultati che tardano.

Ma
il percorso è tracciato ed il Paese chiede una politica
responsabile.

Per
questo è il momento di decidere se mettere davanti ad ogni altro
ragionamento il Paese, mettere a disposizione della collettività il
Vostro impegno, mettendoci la faccia, per fare insieme alla
Maggioranza questo ultimo pezzo di salita, creando così le
condizioni per poi, insieme, affrontare la discesa,

oppure
percorrere strade alternative.

Noi,
pensando anche alla storia del Vostro Partito, siamo certi che non
verrà a meno il Vostro impegno verso il Paese.

A
noi, a ciascuno di noi, il compito di creare le condizioni perché il
Paese torni presto a crescere.

I
miei migliori auguri per il Vostro lavoro.

Marco
Gatti

Segretario
Politico del PDCS

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