Calcio. San Marino Under 21, il tecnico Papini sul cammino di Euro 2016: ‘Gare difficili, obiettivo crescere e ridurre il gap’

Calcio. San Marino Under 21, il tecnico Papini sul cammino di Euro 2016: ‘Gare difficili, obiettivo crescere e ridurre il gap’

SAN MARINO. Lo storico pareggio contro
la Finlandia per 0-0 in casa (che è costato alla compagine nordica
l’accesso all’Europeo), il pareggio con Andorra e la vittoria con
Gibilterra quando allenava l’Under 17: Mirco Papini si prepara ad
affrontare le gare di qualificazioni ad Euro 2016 con la
consapevolezza di aver già fatto molto per il calcio sammarinese, ma
con il desiderio di migliorare ancora di più, per ridurre il gap con
le altre selezioni europee. Una sfida difficile, complessa ed
affascinante, ma anche un’occasione di crescita importante per i
ragazzi che ruotano attorno all’Under 21 che Papini allena dallo
scorso anno.

Papini, prima di pensare al futuro,
ricordiamo il recente passato.

Siamo arrivati terzi in un torneo in
Finlandia grazie alla differenza reti e al pareggio con Andorra:
davanti a noi sono finite Germania e Finlandia. Con l’Under 17 in un
torneo sperimentale in Albania abbiamo vinto con Gibilterra ma perso
con Albania, Lussemburgo e Liechtestein. Abbiamo giocato un buon
torneo in Georgia nel 2014, perdendo però tutte e tre le gare con
Olanda, Isole Faer Oer e Georgia. Infine con la Under 21 abbiamo
pareggiato 0-0 in casa e perso 4-0 in trasferta, con una rosa piena
di giovani debuttanti, nelle partite di qualificazione.

Recentemente si sono svolti a Nyon
i sorteggi degli Europei (in alto: Mirco Papini con Gigi Di Biagio,
ct dell’Under 21 italiana): come è andata?

Il girone è formato da Georgia Estonia
Svezia Croazia e Spagna. Non è stato un sorteggio fortunato.
Parlando proprio con Di Biagio, Gigi mi aveva detto che avrebbe
evitato volentieri Svezia Croazia Serbia. Le abbiamo prese noi:
abbiamo evitato la Serbia ma ci è capitata la Spagna! Ma per noi a
San Marino le gare sono tutte difficili, ma saranno belle esperienze
per noi e e per i nostri ragazzi per migliorare e ridurre il gap.

Giocherete in casa il 3 giugno con
la Georgia, poi il 16 giugno a Tallin contro l’Estonia. Che obiettivo
vi ponete?

Il nostro obiettivo è fare sempre
risultati positivi. Cercheremo naturalmente di non subire sconfitte,
anche se sarà impegnativo: abbiamo il dovere e l’obbligo di
provarci, specialmente ora che, anche grazie alle ultime gare, non
siamo più il fanalino di coda del ranking UEFA.

Come organizza il lavoro?

Ci troviamo ogni lunedì sera con i
ragazzi, stiamo intensificando gli allenamenti. Verso fine marzo ci
vedremo due/ter volte la settimana. Poi a maggio tutti i giorni.
Facciamo tutto il lavoro: dai fondamentali, alla tattica, palla
inattiva a favore, a sfavore, come difendere. E poi stiamo studiando
i nostri avversari.

Chi sono i ragazzi della sua Under
21?

Abbiamo un serbatoio di 28 ragazzi che
conosciamo e abbiamo visto. Molti di loro stanno giocando in
formazioni di CND, chi nei tornei interni. Monitoriamo anche quelli
più giovani che potrebbero far parte dell’Under 21. Molti dei nostri
ragazzi, per esempio durante l’ultima trasferta in Finlandia, sono
stati precettati dalla nazionale A dal ct Piero Manzaroli: per noi un
motivo di grande soddisfazione, una dimostrazione concreta del grande
valore che viene attribuito al lavoro che facciamo.

Sarà difficile avere tutti i
giocatori a disposizione per preparare bene gli Europei?

Come ho detto, alcuni elementi stanno
giocando anche in CND. C’è chi sta lottando per i play off, chi per
evitare la retrocessione. Quando questi ragazzi saranno a nostra
disposizione, ci porteranno sicuramente qualità.

C’è attaccamento alla maglia?

Sì, gliela vedi negli occhi e in campo
quando si allenano, quando giocano. Sono onorati di difendere i
colori del proprio Paese, e lo dimostrano mettendo impegno in ogni
singolo allenamento. Ci mettono sempre intensità ed è
l’atteggiamento giusto. Sono molto motivati.

Che rapporti ha con la Federazione?

I rapporti sono ottimi: mi hanno messo
a disposizione uomini e mezzi per poter lavorare nel migliore dei
modi. Sono molto grato per la responsabilità che mi è stata
affidata: ho già allenato in passato in diverse categorie, ma
lavorare con una nazionale è completamente diverso, perché ti puoi
confrontare con realtà internazionali. Ringrazio quindi la
Federazione per questa opportunità e per la fiducia, che speriamo di
ricambiare con gioco e risultati. Attorno alla Under 21 c’è grande
interesse, c’è gente che ci crede, e questo è fondamentale per
creare, e far crescere i nostri giovani, in un ambiente estremamente
positivo.


Papini dopo il successo contro Gibilterra

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